L'appello

Fegino, la rabbia dei residenti dopo l’esondazione: “Che fine ha fatto la messa in sicurezza?” fotogallery

Il Comitato spontaneo cittadini Borzoli e Fegino organizza un incontro pubblico per chiedere all'amministrazione "le risposte che non sono mai arrivate"

esondazione fegino 8 ottobre

Genova. “Che succede, il Sindaco del fare viene a fare passerella a Fegino e non incontra gli abitanti e il comitato di quartiere? Fegino ieri, 8 ottobre, ha subito l’ennesima giornata in allerta meteo, con l’esondazione del Rio Fegino intorno alle 4 del mattino, quando la sirena, installata dalla protezione civile per allertare la cittadinanza in caso di esondazione del rio che, normalmente, è poco più che un rigagnolo, ha iniziato a suonare”.

Con queste parole inizia il comunicato diffuso questa mattina dal Comitato spontaneo cittadini Borzoli e Fegino, a poche ore dal termine di una giornata, quella di ieri, durante la quale ancora una volta hanno dovuto convivere con dissesto e allagamenti. E i toni sono quelli della protesta contro una situazione che va avanti da troppo tempo.

“Dopo aver sollecitato aggiornamenti, attraverso svariate lettere inviate all’assessore Piciocchi, dopo una lettera aperta inviata ai giornali per ottenere risposte, promesse dallo stesso assessore, dopo essere stati in apprensione tutta la giornata – si legge nella nota – veniamo a conoscenza grazie a un servizio video del fatto che il sindaco Bucci, candidato presidente alla Regione Liguria, ieri, è venuto a fare un sopralluogo nel quartiere, ma si è guardato bene dal contattare comitato e abitanti per un confronto. O forse è proprio quello che si vuole evitare, visto che il comitato di quartiere , non è mai stato ricevuto dal sindaco in ben due mandati, nonostante le richieste a suo tempo inviate, anche alla luce della tragedia del crollo del ponte Morandi”.

Maltempo, rio Fegino sorvegliato speciale dopo l'esondazione notturna

Una considerazione piena di amarezza, arrivata nel day after dell’ennesima alluvione: “Nel solito punto all’altezza del pontino carrabile, il rio è uscito dal suo alveo, allagando Via Borzoli, trascinando cassonetti della nettezza urbana e procurando allagamenti alle autovetture parcheggiate. Questa volta, risparmiando, le attività che precauzionalmente, avevano posizionato paratie, rilasciando però fango sulla strada che per ore è rimasta chiusa al transito, causando problemi alle persone e alle attività che insistono nel quartiere”.

“Il rio Fegino attende ancora che vengano realizzati lavori, subordinati per altro incredibilmente , allo spostamento delle tubature di Iplom dall’interno dell’alveo del rio, affinché la cittadinanza possa almeno in parte, sentirsi più al sicuro dai pericoli di una alluvione – si legge nella lettera – stiamo aspettando da mesi che l’amministrazione dia risposte alla richiesta di assemblea pubblica tematica, proprio in merito al progetto dei lavori del terzo lotto per l’adeguamento idraulico del rio , dopo un incontro preliminare avuto il 22 gennaio scorso, al quale, il comitato e i cittadini, hanno partecipato, con il vice sindaco Piciocchi, dopo una affollata assemblea e una copiosa raccolta firme tra la popolazione, con l’intento di costruire un percorso per un confronto aperto e paritetico, illustrando preoccupazioni in merito all’attuazione del progetto e chiedendo giusti interventi nel quartiere, anche precedenti alla realizzazione dello stesso, che risulta altamente impattante per chi qui vive, lavora e studia, ma anche per chi vi transita essendo collegamento importante, tra Valpolcevera e ponente cittadino”.

Da qua una nuova mobilitazione: “Per questi motivi organizzeremo un incontro al quale per sabato 12 ottobre alle ore 10.30 presso i locali del circolo culturale Fegino in Via Borzoli 123 Giardini Montecucco”. Una nuova occasione per far sentire la propria voce.

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