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Erin Doom alla Feltrinelli, l’autrice da oltre 1 milione di copie accolta come una rockstar dalle fan giovanissime fotogallery

Il fenomeno editoriale degli ultimi anni ha fatto tappa a Genova per il firmacopie

Genova. L’urlo di gioia quando entra nella sala della Feltrinelli di Genova è quello che di solito si riserva alle rockstar. Alcune fan hanno portato persino dei cartelli fatti a mano per comunicarle tutta l’ammirazione che provano per ciò che scrive. Tutti hanno in mano uno o più dei suoi libri. Bagno di folla, molto giovane, alla libreria di via Ceccardi per la presentazione, con firmacopie, di Arcadia, l’ultimo romanzo di Erin Doom. L’autrice italiana (firma i suoi romanzi sotto pseudonimo) ha venduto oltre 830 mila copie tra il Fabbricante di Lacrime, il titolo più venduto in Italia nel 2022, e Nel modo in cui cade la neve. I dati probabilmente vanno aggiornati. A questi va sommato il risultato di Stigma, il primo volume della dilogia di cui Arcadia rappresenta la chiusura, che ha raggiunto le 170 mila.

Si dice che i giovani non leggono, in realtà il rapporto con la lettura si perde andando avanti con l’età, soprattutto in quella fase post adolescenziale quando gli studi si fanno seri e si cambia vita iniziando a lavorare. Lo specchio di questa realtà è proprio nel pubblico che attende Erin Doom come la star di un concerto: le ragazzine nelle prime file hanno occupato lo spazio riservato già all’una e mezza di questo pomeriggio.

Un fenomeno per tanti inspiegabile, ma che affonda le radici nella piattaforma di scrittura gratuita Wattpad, dove Matilde (questo il nome di battesimo di Erin Doom), con lo pseudonimo Dreamseater, ha conquistato milioni di lettrici grazie alle sue storie d’amore. Su Wattpad chiunque può pubblicare la propria storia e la periodicità nella pubblicazione, come gli antichi feuilleton, i romanzi di appendice che venivano stampati a puntate sui giornali, unita alla possibilità di interagire direttamente con l’autrice e i lettori commentando anche le singole scene come un social network a tutti gli effetti, ha creato una community fortissima che ha seguito Erin Doom anche nella pubblicazione, prima in self publishing e poi con Magazzini Salani, che ha fiutato l’affare e ha proposto un contratto a Matilde.

Il resto dei social, tra Instagram e soprattutto Tik Tok, ha stimolato il passaparola e questo è stato il risultato. Erin Doom è stata chiamata dal Salone del Libro di Torino come responsabile della sezione Romance e nella sua intervista (vedi il video) ha spiegato come oggi il romance sia stato finalmente preso in considerazione non più come genere di nicchia o riservato solo alle donne.

Emanuela, una delle ragazze in fila, spiega: “Ho letto Il Fabbricante di lacrime e Nel modo in cui cade la neve. Secondo me sicuramente i social sono un buon mezzo per far conoscere delle storie. Poi a me erano piaciuti, ho un bel ricordo di questi libri, li avevo letti in prima media. Se li leggessi adesso mi piacerebbero forse di meno, però ho un bel ricordo, comunque è una storia che ti rimane impressa in qualche modo. Per me è stato così. Mi sono piaciute”.

“Io ho letto solo il Fabbricante di Lacrime − racconta Sofia − e mi ha veramente fatto incollare alle pagine perché è una scrittura che scorre velocemente anche se è un mattone di 600 pagine. Io l’ho letto veramente in poco tempo, mi ha catturata. Nella mia testa era come se io vivessi dentro la storia e quindi è veramente qualcosa di speciale. Devi leggerla per capire la magia della sua scrittura”.

Entrambe hanno circa 14 anni, ma in coda c’è anche chi ne ha 34, come Bianca: “Ho conosciuto questa autrice da Fabbricante di Lacrime, quindi qualche anno fa, ero un po’ più giovane. Mi sono totalmente appassionata, a volte ho bisogno di leggerezza. Io mi faccio molto ispirare dalla copertina. E visto che ho sempre letto tantissimo, ovviamente non soltanto questo genere, ma di tutto, dal thriller al romanzo, alle novelle, questi libri per me sono leggerezza, una coccola alla sera dopo il lavoro”.

Di sicuro Stigma e Arcadia affrontano tematiche molto più serie rispetto ai precedenti romanzi, che erano classificati come young adult: si parla di tossicodipendenza, di un rapporto con i genitori non sano a causa di malattie mentali e scene di sesso esplicite. L’età consigliata per una lettura del genere sarebbe quindi ben oltre i 14 anni, o comunque riservata a un lettore consapevole.

La trama di Arcadia

Mireya e Andras sono ben lontani dall’essere i personaggi di un sogno perfetto. La vita li ha feriti e segnati, e li ha convinti che nessun lieto fine li attende. Andras sa di essere un’anima dannata, un angelo caduto come quello di cui porta il nome, capace di fare solo del male alle persone a cui tiene. Un trauma doloroso lo tormenta e il padre crudele torna prepotentemente nella sua vita, deciso a rovinargliela una volta per tutte. Mireya lotta per i suoi miracoli con le unghie e con i denti, con la speranza di riuscire a salvare la madre in bilico tra la guarigione e una ricaduta nella dipendenza da cui non potrà più tornare indietro. Senza contare che l’ombra di Coraline incombe: che fine ha fatto la ragazza? Potrebbe riapparire da un momento all’altro e riprendersi il ruolo di protagonista che le spetta? Eppure, nonostante il destino sembri remare contro, il sentimento tra i due continua a crescere come un fiore, testardo e disperato, spaccando la terra e insinuandosi tra le crepe aride dei loro cuori. È il momento di scoprire se l’amore può guarire le cicatrici o se questa, invece, è un’altra storia.

 

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