Doppia udienza

Delitto del trapano, il 2 dicembre via alla perizia sul dna: incarico affidato a un medico legale dell’università di Torino

Intanto è stata fissata al 21 novembre l'udienza in Cassazione dove la Procura ribadirà la richiesta di arrestare il carrozziere

delitto del trapano, luigia borrelli, vico indoratori

Genova. Il gup Alberto Lippini ha fissato l’udienza che darà il via alla perizia sul Dna dell’autore del delitto del trapano. E’ stata la stessa pm Patrizia Petruzziello a chiedere un nuovo prelievo e una nuova comparazione del dna del carrozziere Fortunato Verduci in incidente probatorio in modo che i difensori di Verduci, Nicola Scodnik e Giovanni Ricco possano partecipare con un proprio consulente genetico.

L’incarico al perito e il prelievo coattivo

La perizia, che prenderà il via con l’udienza del 2 dicembre, è stata affidata al medico legale dell’università di Torino Sarah Gino. Per consentire la comparazione a Verduci sarà fatto con una successiva udienza un nuovo prelievo tramite tampone che sarà successivamente comparato con i reperti contenente il codice generico dell’autore dell’omicidio di Luigia Borrelli, noto come UOMO1. Lq pm ha chiesto al giudice che Verduci sia accompagnato coattivamente dalla polizia giudiziaria all’udienza qualora rifiutasse di sottoporsi al prelievo. I due precedenti prelievi di Dna, effettuati di nascosto dagli investigatori, avevano – lo ricordiamo – dato come risultato una corrispondenza praticamente certa – sostengono si l’accusa sia gip e riesame  – tra il codice genetico di Verduci e quello dell’autore del delitto del trapano.

L’udienza in Cassazione il 21 novembre

Intanto è stata fissata anche l’udienza in Cassazione a cui ha fatto ricorso la Procura di Genova dopo che sia il gip sia il tribunale del Riesame hanno rigettato la richiesta di arresto del carrozziere indagato per in delitto dopo 29 anni.

Per entrambi gli indizi a carico di Verduci sono “granitici” ma questo nulla a che vedere con le esigenze cautelari: “la misura cautelare non è, nel nostro ordinamento, una pena anticipata” aveva voluto specificare il Riesame Quindi anche se su Verduci ci sono gravi indizi, questo non significa che ricorrano le esigenze cautelari per arrestarlo ‘in anticipo’. E Verduci, che risulta incensurato, non avrebbe tenuto negli anni  alcuna condotta impulsiva o aggressiva che possa confermare una incapacità di contenere le proprie azioni e il rischio di commettere quindi altri atti violenti”. Per quest secondo il Riesame l’arresto si fonderebbe esclusivamente su una “presunzione assoluta di pericolosità” che  viola i principi costituzionali.

Il ricorso della pm si fonda sostanzialmente su quanto previsto dall’articolo 275 del codice di procedura penale secondo il quale per reati come l’omicidio deve essere disposta la custodia cautelare in carcere “quando sussistono gravi indizi di colpevolezza” a meno che “siano acquisiti elementi dai quali risulti che non sussistono esigenze cautelari o che, in relazione al caso concreto, le esigenze cautelari possono essere soddisfatte con altre misure”.

E questi elementi non solo stati acquisiti ad avviso dell’accusa visto che il cosiddetto “tempo silente”, vale a dire il tempo trascorso tra il reato e la richiesta di custodia cautelare, senza che venga commesso altro reato, non è di per se un elemento sufficiente.

L’udienza sarà discussa il 21 novembre

Più informazioni
leggi anche
Luigia Borrelli e Fortunato Verduci, delitto del trapano
Le indagini
Delitto del trapano, Fortunato Verduci non si presenta per l’interrogatorio chiesto dall’accusa
Luigia Borrelli e Fortunato Verduci, delitto del trapano
L'ordinanza
Delitto del trapano, anche il tribunale del Riesame rigetta la richiesta di arrestare Verduci: “Nessun segnale che sia pericoloso”

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.