Sentenza rinviata

Corruzione, il giudice dice no ai lavori socialmente utili proposti da Toti: tempi più lunghi per il patteggiamento

Sarebbe una proposta che non rispecchia la caratteristica dell’utilità sociale della misura alternativa. E il 30 ottobre l’udienza sarà rinviata

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Genova. Il giudice Matteo Buffoni ha detto no alla proposta presentata da Giovanni Toti per svolgere i lavori socialmente utili previsti per convertire la condanna a 25 mesi di reclusione concordata con la Procura di Genova nell’ambito del patteggiamento dell’inchiesta per corruzione.

Toti aveva proposto al giudice, tramite l’avvocato Stefano Savi, di svolgere le 1500 ore previste come addetto alla promozione del parco naturale di Montemarcello – Magra -Vara, l’area naturale in provincia della Spezia, la cui presidente Eleonora Landini è stata nominata nel 2021 con un decreto dello stesso Toti.

Secondo quanto trapela il giudice Buffoni avrebbe definito la proposta un’attività “incompleta” dal punto di vista sanzionatorio per Toti e anche tutto sommato poco utile allo stesso parco. Tutto da rifare quindi. Così l’ex presidente della Regione Liguria dovrà trovare un’alternativa: un’altra realtà ma anche un’attività che non sia solo una sorta di “smart working” vicino casa dei genitori, bensì che presenti davvero la caratteristica della pubblica utilità.

La conseguenza immediata è che i tempi per la sentenza di patteggiamento che riguarda Toti ma anche i coimputati Aldo Spinelli e Paolo Signorini, si allungano. L’udienza per il patteggiamento, prevista per mercoledì 30 ottobre, sarà così certamente rinviata.

A motivare il rinvio anche il fatto che per tutti e tre gli imputati il pm Luca Monteverde e Federico Manotti formuleranno delle accuse suppletive che nel caso di Toti riguarda la vicenda della corruzione da parte dell’imprenditore nautico Luigi Alberto Amico. Come no per quest’episodio il comitato Toti ha subito nei giorni scorsi un sequestro preventivo di 175mila euro (che sommano i proventi della corruzione da parte di Aldo Spinelli, Francesco Moncada e Amico appunto). E come da accordo con i pm la proposta di accordo sarà di un ulteriore mese di condanna.

Spinelli si era accordato per una pena di 3 anni e 2 mesi, mentre Signorini per una pena di 3 anni e 5 mesi, ma anche nel loro caso ci saranno contestazioni suppletive che faranno alzare la condanna di uno-due mesi a testa.

Toti prima che sia pronunciata la sentenza, dopo il via libera del giudice alla proposta dovrà presentare un dettagliato programma su come svolgerà i lavori di pubblica utilità all’Uepe (che si occupa dell’esecuzione delle condanne penale al di fuori delle misure di detenzione). Signorini e Spinelli, che saranno condannati a una pena più alta, dopo che la sentenza sarà definitiva, dovranno rivolgersi invece al tribunale di sorveglianza per chiedere l’affidamento in prova ai servizi sociali ed evitare così i domiciliari.

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