Quartieri blindati

Cerimonia per Norma Cossetto e corteo antifascista, pomeriggio di tensione in Valbisagno fotogallery

Ai giardini Cavagnaro la commemorazione organizzata dal Comitato 10 Febbraio, in piazza Romagnosi il contro-presidio: Marassi e Staglieno blindate per tre ore dalle forze dell'ordine

Generico ottobre 2024

Genova. Pomeriggio di tensione a Marassi a Staglieno in occasione dell’evento organizzato dal Comitato 10 Febbraio per commemorare Norma Cossetto, la giovane istriana uccisa dai partigiani jugoslavi nel 1943, al quale ha risposto Genova Antifascista con un contro-presidio. Diversi mezzi delle forze dell’ordine schierati con agenti in tenuta antisommossa, strade chiuse, manifestazioni blindate per impedire che i fronti opposti entrassero in contatto.

La cerimonia era prevista inizialmente al belvedere Da Passano in Oregina, ma quest’anno, per motivi di ordine pubblico, la Questura ha negato l’autorizzazione e l’evento si è spostato ai giardini Cavagnaro sulla piastra di Staglieno dove c’è un cippo dedicato alle vittime delle foibe. Una rosa per Norma Cossetto il titolo dell’iniziativa, che avrebbe visto la partecipazione anche di alcuni esponenti di gruppi di estrema destra arrivati appositamente a Genova. Circa una cinquantina i presenti.

Puntuale è scattata la mobilitazione degli antifascisti che si sono dati appuntamento in piazza Romagnosi, nella zona dello stadio, inizialmente per un presidio: “Non ci saranno rose per la famiglia Cossetto. Ci saranno soltanto bandiere rosse che sventolano per cacciare qualunque feccia fascista abbia intenzione di mettere piede in questa città”, avevano annunciato.

Dopodiché un centinaio di persone si sono mosse in corteo, ma hanno trovato camionette e cancelli a sbarragli la strada dopo pochi metri. Non ci sono stati scontri. Alcuni gruppi di manifestanti hanno poi cercato di raggiungere la piastra di Staglieno percorrendo itinerari alternativi, ma i reparti mobili li hanno intercettati a distanza scongiurando disordini.

A farne le spese è stata la viabilità: chiusa per tre ore via Bobbio con traffico deviato sulle altre arterie della Valbisagno. Chiusa per alcuni minuti anche via Montaldo. Verso le 18.30 la situazione è tornata regolare.

In una nota arrivata in serata il Comitato 10 Febbraio fa sapere che “nelle prossime ore scriverà al ministero dell’Interno Piantedosi, chiedendo che siano ristabilite anche a Genova le regole della democrazia e della libertà di pensiero” e che “saranno presentate delle interrogazioni parlamentari sulla situazione di Genova, dove un gruppo di estremisti di sinistra mette a rischio l’ordine pubblico”.

Interviene anche il presidente facente funzione della Regione Liguria Alessandro Piana: “I cosiddetti antifascisti ed estremisti di sinistra, con metodi poco civili, hanno impedito la cerimonia che si tiene ogni anno, per commemorare Norma Crosetto. L’episodio, da solo, è già molto grave e palesemente antidemocratico. Loro che si ergono paladini della democrazia, non accettano una manifestazione pacifica, forse perché a compiere un atto così brutale sono stati i comunisti?”. In realtà la cerimonia oggi si è svolta regolarmente, pur circondata da forze dell’ordine. “Non paghi – prosegue Piana – addirittura hanno fatto esternazioni ancor più inaccettabili, in cui dichiarano che Norma Crosetto non merita rose o cerimonie perché figlia di fascisti e convintamente fascista. Ebbene con questa frase giustificano il massacro, la violenza, l’uccisione di una ragazza di soli 23 anni, i cui reati non sono precisati e che è stata condannata a tali brutalità senza un regolare processo”. E chiede a Orlando di “prendere le distanze da tali atrocità: la violenza, in qualsiasi forma e da qualsiasi parte provenga, non può mai essere giustificata e deve essere contrastata.”

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