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Piciocchi: “Spesi milioni di euro per il Cep, non è vero che lo abbiamo abbandonato” fotogallery

Il vicesindaco dopo le denunce dei residenti: "Col Superbonus riqualificati 367 alloggi, grazie al Pinqua ne abbiamo recuperato 55". Ma ammette: "Nessuno vuole andarci perché è scomodo"

Generico settembre 2024

Genova. “Abbiamo messo milioni di euro in questo quartiere e abbiamo fatto molti sgomberi di abusivi. Abbiamo recuperato moltissimi appartamenti. È ingiusto dire che il Comune non c’è“. Così il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Pietro Piciocchi interviene sulla denuncia degli abitanti di via Novella, raccolta da Genova24 in un reportage pubblicato pochi giorni fa: lavori di riqualificazione energetica finanziati col Superbonus che avrebbero dovuto cambiare volto al quartiere popolare e si sono trasformati invece in ulteriore degrado per una zona già martoriata, quella del Cep sulle alture di Pra’.

I numeri Piciocchi li ha forniti oggi a Tursi rispondendo a un’interrogazione del consigliere Fabio Ceraudo del Movimento 5 Stelle: “Sono stati eseguiti lavori per l’importo di 20,5 milioni. Non è stato possibile completare tutti gli interventi di efficientamento che avremmo voluto, per limiti temporali e per l’ambizione notevole con cui Arte si è accostata all’argomento. Gli edifici in questione comprendono 367 alloggi” su un totale di 769.

Ma gli abitanti – che hanno costituito un nuovo comitato di quartiere presieduto da Alfonso Leandri e si sentono abbandonati dalle istituzioni – lamentano lavori eseguiti male con materiali scadenti, disagi che vanno avanti da mesi con un’area di cantiere che impedisce il passaggio dei mezzi di soccorso, addirittura occupazioni abusive favorite dal conflitto tra le ditte in subappalto e gli operai, sfociate in pericolose tensioni e aumento della criminalità.

“In via Novella sono emerse molte situazioni deficitarie – ha sottolineato Ceraudo, che aveva seguito la questione anche nei mesi scorsi -. Il materiale usato per il cappotto termico dobbiamo ancora capire se è idoneo, abbiamo visto contornare persino pali della luce e fermate dei bus col cappotto. Qual è l’organo vigilanza che doveva stare dietro ad Arte perché la ristrutturazione fosse un’occasione per il quartiere e non diventare un problema? Questa doveva essere un’occasione per la rigenerazione urbana di quella via”. D’altra parte proprio l’amministratore unico di Arte Genova Paolo Gallo ha spiegato che non tutto è andato secondo le previsioni e che l’azienda si rivarrà col consorzio incaricato applicando le penali previste dal contratto.

“Su via Novella – ha ricordato ancora Piciocchi – stiamo intervenendo con il programma Pinqua che ci ha permesso di concludere il recupero di 55 alloggi sfitti. Inoltre stiamo portando avanti la rigenerazione dell’area ludico-sportiva”. Questo pacchetto di finanziamenti, che ammonta a circa 4,5 milioni di euro, comprende il recupero del campo da calcetto e l’installazione di un’area fitness all’aperto.

“Certo, bisogna completare alcuni interventi che sono urgenti – puntualizza il vicesindaco -. Ho ricevuto i comitati di quartiere dieci giorni fa, abbiamo condiviso la necessità del rifacimento dei balconi nei palazzi a valle di via Novella. È stato chiesto un contributo di 200mila euro per interventi di manutenzione sull’ascensore”, che era stato rifatto qualche anni fa ed è stato vandalizzato. Più di 3 milioni serviranno per rivedere totalmente la rete di distribuzione del riscaldamento che è “in una condizione indescrivibile” per errori di progettazione: il primo lotto, di circa 1,2 milioni, dovrebbe essere finanziato nel 2025 attraverso il programma triennale dei lavori pubblici.

Il Comune, insomma, si vuole “contrapporre alla narrazione di un totale abbandono della presenza dell’amministrazione, il Municipio si sta adoperando e ha sostenuto molto il PalaCep perché è importante presidiare quel territorio”. Ma il vero tema, come riconosce lo stesso Piciocchi, è che “noi abbiamo tantissimi problemi di assegnazione degli alloggi. Tanti non vogliono andare ad abitarci” perché “è un quartiere distante e scomodo“. Non basta insomma la vista mare, che potrebbe rendere via Novella una zona invidiabile dal punto di vista geografico. La gente reclama servizi e condizioni abitative dignitose.

 

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