Genova. Sarà iscritta nel registro degli indagati nelle prossime ora la pediatra che sabato sera ha visitato la piccola Nour El Mtaouat, portata dai genitori al pronto soccorso dell’ospedale di Lavagna con vomito e mal di pancia.
La piccola era arrivata al ps da Moconesi in Val Fontanabuona intorno alle 21 ed era stata visitata da una pediatra ‘a gettone’, dipendente di una cooperativa di cui l’ospedale Gaslini si serve per coprire i turni di notte del cosiddetto ‘Gaslini diffuso’, vale a dire i servizi di pediatria e neonatologia nei pronto soccorso per adulti.
Ieri il Gaslini in una nota ha spiegato che “la bambina è giunta al pronto soccorso di Lavagna presentando sintomi gastroenterici, senza segni di gravità apparente. È stata sottoposta a un’accurata valutazione clinica e anamnestica, ha ricevuto la terapia appropriata ed è stata monitorata durante il periodo di osservazione. Dopo aver riscontrato condizioni stabili, è stata dimessa a domicilio”.
Invece domenica mattina la bimba si è aggravata tanto che i genitori hanno chiamato il numero unico di emergenza e anche l’elicottero Drago si era alzato in volo per organizzare un trasferimento urgente al Gaslini di Genova ma quando i sanitari sono arrivati sul posto era troppo tardi per la piccola Nour, morta tra le braccia del papà. Una tragedia che ha scosso tutta la comunità di Moconesi.
Mercoledì il pm Giuseppe Longo darà l’incarico al medico legale Francesco Ventura di eseguire l’autopsia sul corpo della piccola. Per questo i carabinieri hanno identificato la dottoressa che l’ha visitata la sera prima del decesso, che nelle prossime ore riceverà l’avviso di garanzia in modo da poter partecipare all’autopsia tramite un proprio consulente tecnico. L’esame autoptico e la consulenza tecnica dovranno accertare se qualcosa sia sfuggito durante la visita al pronto soccorso oppure se la morte della piccola sia stata conseguenza di una malattia congenita o di una malformazione.