Attenzione

Incidente mortale sulla A10, tratto chiuso e poi riaperto tra Varazze e Arenzano fotogallery

Vittima un operaio, sbalzato fuori dal furgone dove stava viaggiando. Grave anche il collega

Genova. Incidente mortale questa mattina sull’autostrada A10 Savona Genova in direzione del capoluogo ligure nel tratto tra Varazze e Arenzano: il tratto è stato chiuso con traffico bloccato dalle 8.20 alle 10.30 circa.

L’incidente, avvenuto all’altezza del chilometro 22, ha riguardato un furgone. La dinamica non è ancora chiara ma si sarebbe trattato di un incidente autonomo: i due occupanti del mezzo, due operai, di nazionalità marocchina, sono stati sbalzati fuori dal veicolo attraverso il finestrino del conducente dopo che il furgoncino, fuori controllo, è finito contro un guardrail.

Uno dei due uomini è morto sul colpo, l’altro è rimasto gravemente ferito. In azione i vigili del fuoco, anche con l’elisoccorso Drago, la polizia stradale, gli operatori del 118 e il personale del Primo Tronco di Autostrade per l’Italia, che ha competenza sul tratto.

coda incidente a10

Sul luogo dell’incidente non sono presenti cantieri. Nel tratto interessato dal blocco si sono formati fino a quattro chilometri di coda.

Alle 10.30 il tratto è stato riaperto con solo un breve restringimento di corsia all’altezza del luogo dell’incidente.

Stamani altri problemi al traffico dovuti a incidenti anche sulla viabilità ordinaria a Genova in città: un pedone investito a Sampierdarena e due scontri auto-moto a Marassi e Voltri.

Cisl: “Ennesimo incidente sul lavoro”

“Un’altra tragedia sul lavoro in Liguria: un operaio è morto e un altro è rimasto gravemente ferito in un incidente in autostrada. Non conosciamo ancora la dinamica, che sarà accertata dalle autorità, ma certamente si tratta di un’altra croce nera che si aggiunge alle altre 14 del 2024; in totale 15 persone che non sono tornate alle loro famiglie dopo il turno di lavoro in soli nove mesi e mezzo”.

Così Luca Maestripieri, segretario generale Cisl Liguria. “Vogliamo stringerci alla famiglia dell’operaio morto in autostrada, ma vogliamo anche dire con forza che il cordoglio e le parole di circostanza non bastano, perché sono un mantra ripetuto senza che alle parole facciano seguito i fatti – prosegue Maestripieri -. È assolutamente necessario imporre controlli più numerosi e puntuali, bisogna rinforzare la prevenzione a aumentare la formazione. Serve che finalmente istituzioni, imprese e sindacati si uniscano per creare un sistema che veramente fermi questa strage”.

Cgil: “Quinto incidente mortale in itinere del 2024”

“Sono passati solo 10 giorni dall’ultimo infortunio mortale sul lavoro a Genova e oggi, un altro lavoratore, non tornerà a casa. E’ evidente che, come dimostrano queste tragedie, le questioni legate a salute e sicurezza sul lavoro non sono una priorità per il nostro Paese”, lo dice il segretario generale della Cgil Genova, Igor Magni.

“La denuncia inascoltata della mancanza di risorse per attività ispettiva e controlli, la carenza ad ogni livello di personale preposto alla sicurezza, la sottovalutazione dei percorsi formativi in molti casi vissuti come ostacolo alla stessa attività lavorativa, insieme spesso all’età avanzata dei lavoratori coinvolti, producono situazioni in cui il lavoro diventa non sicuro. L’infortunio mortale di oggi è accaduto in itinere: è il quinto di questo tipo in Liguria sui 13 mortali accaduti nei primi 8 mesi di quest’anno. Sono numeri drammatici e quello degli infortuni in itinere è un dato purtroppo in aumento del + 6,4% (2.363)”, conclude la Camera del Lavoro di Genova, che invia le condoglianze ai colleghi e agli amici del lavoratore deceduto e si stringe al dolore dei familiari.

Uil: “Puntare sulla formazione dei lavoratori per evitare incidenti mortali”

“Restiamo in attesa di comprendere la dinamica dell’incidente mortale sulla A10. Certamente occorre porre attenzione anche sugli incidenti in itinere, sulla strada che ogni giorno percorrono le lavoratrici e I lavoratori che si spostano per assolvere il loro dovere. Le autostrade liguri sono difficili da percorrere ma occorre puntare sulla formazione delle imprese e dei lavoratori per poter evitare le circostanze che portano alla morte. Legalità e maggiori controlli sono come sempre necessari, non finiremo mai di chiamare alle loro responsabilità imprese e istituzioni per garantire la sicurezza sul lavoro”.  Così Emanuele Ronzoni, commissario straordinario Uil Liguria

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