Le prove

Aereo precipitato in mare e mobilitazione di soccorsi: la maxi esercitazione al largo del porto

Nel corso delle operazioni sono state simulate le attività di ricerca e soccorso per un velivolo precipitato in mare, organizzate nell’ambito dell’accordo internazionale SAR.MED.OCC

Generico settembre 2024

Genova. Un aereo che precipita in mare, persone in acqua da soccorrere e i resti delle lamiere da recuperare, mobilitazione di soccorsi via aria, via terra e via mare: un scenario apocalittico, ma si tratta di un’esercitazione. Nello specifico, un’esercitazione internazionale denominata Squalo 2024”, coordinata dalla Capitaneria di Porto di Genova – 1° Maritime Rescue Sub Center.

Nel corso dell’esercitazione sono state simulate le operazioni di ricerca e soccorso per un aereo precipitato in mare, un’attività organizzata nell’ambito dell’accordo internazionale SAR.MED.OCC (Mediterraneo occidentale) tra Italia, Francia e Spagna che prevede annuali esercitazioni finalizzate a migliorare le sinergie esistenti tra tutte le forze coinvolte e a testarne le procedure operative.

Intorno all’ora di pranzo è stato dunque simulato l’ammaraggio al largo del porto di Genova di un aereo di linea con passeggeri a bordo. Il soccorso è stato realizzato con l’impiego coordinato di mezzi navali e aerei nazionali e internazionali dispiegati per il salvataggio dei sopravvissuti e il recupero dei resti del velivolo, oltre a quello dei Vigili del Fuoco e della Guardia di Finanza.

A terra sono stati attivati i protocolli di protezione civile previsti per un’emergenza a carattere sovra-comunale, con la costituzione in Prefettura del Centro Coordinamento Soccorsi, che ha operato in raccordo con la Sala Crisi della Capitaneria di Porto e con il Centro Operativo Comunale del capoluogo. La componente sanitaria ha allestito un posto medico avanzato presso il Marina Resort di Sestri Ponente.

I Vigili del Fuoco hanno impegnato nelle operazioni un elicottero e un mezzo navale, la Guardia di Finanza due vedette ed un guardacoste di altura, oltre ad un elicottero. L’Arma dei Carabinieri ha impegnato una motonave con personale subacqueo. L’esercitazione ha consentito al Centro Coordinamento Soccorsi di testare i flussi comunicativi tra tutti i soggetti parte del sistema di protezione civile e soccorso e le procedure di attivazione e intervento delle strutture operative, permettendo di individuare margini di miglioramento in tutte le fasi dell’operazione.

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