Genova. Per la prima volta scenderanno in piazza per farsi sentire, per il diritto ad avere una strada che possa consentire ai mezzi di soccorso di raggiungerli in caso di emergenza.
Sono gli abitanti del borgo di Priano, sulle alture di Sestri Ponente, un piccolo paradiso sulla collina che si può raggiungere dalla val Chiaravagna e da piazza Virgo Potens. Nell’immediato dopoguerra a Priano si andava a mangiare nelle varie trattorie che pullulavano nella zona come la Vaccamorta oppure “l’Americano” che aveva anche una sala da ballo. Era un posto di passaggio per le escursioni sulle alture, c’era anche una sede Anpi e oggi la tradizione di convivialità è portata avanti da un’agri-pizzeria che fa dei prodotti della loro terra ingredienti per le pizze gourmet.
Le casette colorate, che punteggiano una zona verde dove ancora la coltivazione agricola è un mestiere, sono attraversate da una lingua di cemento che consente il passaggio solo a piccoli veicoli. Ad altezza uomo si possono vedere i tanti segni dello sfregamento sui muri da parte di chi prova ad arrampicarsi da quelle parti con la macchina o un furgoncino e magari non calcola bene le misure. Un’ambulanza moderna non ci passa con tutte le problematiche che si possono verificare quando c’è un’urgenza, come è capitato per due volte mesi fa a un abitante colpito da infarto. Solo la prontezza della moglie con il massaggio cardiaco gli ha salvato la vita nell’attesa che i soccorritori arrivassero in Porter, impegnato in un’altra zona della città.
Questa strada, l’unica carrabile, dove è anche apposta una targa che testimonia la sosta di Giuseppe Garibaldi in una delle case, resterà offlimits per almeno tre mesi dalle 9 alle 17 causa lavori improrogabili da parte di Iren, che deve cambiare i tubi del gas.
Da anni i residenti, una sessantina di persone, chiedono un’alternativa, che diventa vitale in questo caso. Proprio per far conoscere a tutti il loro problema e sollecitare le istituzioni a prendere una decisione, prima si sono costituiti in comitato e ora si faranno sentire radunandosi in piazza Baracca mercoledì 18 alle 8 per poi fare un mini-corteo in via Biancheri, via Puccini, via Travi, via Ciro Menotti, via Ramiro Ginocchio e poi in via Sestri fino alla sede del Municipio.
Roberto Caneva, una delle anime più attive del comitato, spiega: “La collina di Priano è da sempre difficoltosa da raggiungere. Sono molti anni che ci battiamo per una strada alternativa che possa raggiungere le case. Nel Ponente c’è un’unica ambulanza Porter e inoltre questi mezzi stanno anche sparendo. Coi lavori le abitazioni saranno raggiungibili solo a piedi. I responsabili dell’iren hanno proposto una soluzione temporanea per permettere ai mezzi di soccorso di arrivare nella via attraverso la strada di un’abitazione privata, soluzione che non accontenta i residenti in quanto il problema sarebbe risolto solo temporaneamente e parzialmente. Consideriamo ci sono famiglie con bambini, anziani, invalidi, persone che hanno la necessità di muoversi liberamente verso e dalle loro abitazioni più volte al giorno, sia per necessità fisiche sia lavorative sia personali. Chiediamo di trovare una soluzione definitiva per una strada alternativa alla collina che permetta il libero accesso alle abitazioni da parte dei residenti, delle forze dell’Ordine, dei mezzi di soccorso, dei vigili del fuoco”.
Andrea Parodi è colui che ha avuto bisogno di essere soccorso con urgenza e riassume la situazione attuale: “Inizialmente avevamo proposto di fare una strada che da via Camera sale da vico al Bricchetto grazie alla disponibilità del proprietario del terreno. Purtroppo il vicesindaco Piciocchi, che si è interessato al problema, ci ha detto che per questioni di pendenza non è possibile. Allora è tornata l’ipotesi di via Molotto, che sarebbe la più semplice e per cui è già stato fatto un progetto tempo fa e assegnati dei soldi“.
Un ricorso di un condominio che dà su via Molotto che ha evidenziato un vizio di forma nella procedura, ha bloccato tutto. Da anni.
“Piciocchi − aggiunge Parodi − ci ha detto che sarebbe stato possibile fare un controricorso al Tar per risolvere la situazione e proseguire con la realizzazione della strada. Lo spazio per allargarla c’è. Solo che sono almeno tre settimane che non abbiamo aggiornamenti. Per cui scendiamo in piazza perché Iren sta pressando per iniziare i lavori”.
Il timore degli abitanti di Priano è che passata l’emergenza Iren si possa arenare di nuovo tutto.
Esattamente un anno fa Federico Barbieri di Genova Domani aveva presentato un’interrogazione a risposta immediata sulla questione a cui veniva risposto che il 28 settembre 2023 ci sarebbe stata una riunione tra Piciocchi, la presidente del Municipio Cristina Pozzi e l’assessore alle Manutenzioni Mauro Avvenente per “trovare insieme tutte le risposte perché si ha consapevolezza di una situazione molto delicata”. Risposte che evidentemente non sono state trovate.