Bilancio

Scontri tra tifosi e polizia nella notte del derby, tre arresti

Si tratta di un ultras della Samp e di due giovani marsigliesi, uno dei quali già colpito da Daspo. La condanna del sindaco Bucci: "La violenza non ha posto a Genova"

derby scontri

Genova. Sono tre gli arrestati nella notte dalla polizia nell’ambito degli scontri tra tifoserie di Genoa e Sampdoria e nei relativi scontri tra tifosi e polizia. I fermati erano stati meno di una decina.

Gli arrestati nella notte del derby sono due giovani marsigliesi, per i quali è attesa la convalida dell’arresto. Uno di loro era già stato colpito da Daspo in occasione degli gli incidenti del dicembre 2022 in occasione della partita di calcio Ascoli-Genoa, allora nel campionato di serie B.

Inoltre è stato arrestato un ultras della Sampdoria, 50 anni, arrestato in flagranza per resistenza a pubblico ufficiale. Quest’ultimo è stato fermato in corso De Stefanis dove, appunto, si erano riversati i tifosi blucerchiati usciti dallo stadio prima della fine della partita.

Il bilancio degli arresti potrebbe, tuttavia, essere provvisorio. Il numero potrebbe salire nelle prossime ore e giorni in base alle indagini di polizia e carabinieri, anche sulla base delle molte immagini di scontri registrate da telecamere di videosorveglianza, dalle riprese effettuate da agenti e dall’elicottero, e da altri dispositivi.

Un altro bilancio, più definitivo, è invece quello dei feriti. Sono 38 le persone finite in ospedale. La cifra ricostruita attraverso le informazioni del San Martino e Galliera vede complessivamente un numero di feriti tra le forze dell’ordine più alto rispetto a quello tra i “civili”. Nessuno è in pericolo di vita ma per alcuni dei ricoverati le prognosi sono serie.

All’ospedale San Martino sono stati 15 i poliziotti e 11 carabinieri medicati in seguito agli scontri, di cui 12 in serata e tre nel pomeriggio. I tifosi finiti in ospedale sono stati tre, tutti uomini, tra i 19 e i 32 anni. All’ospedale Galliera sono stati ricoverati 9 feriti, tutti ultras.

“Gli scontri avvenuti in città in occasione del derby tra Genoa e Sampdoria hanno lasciato sgomenti i cittadini genovesi e non sono tollerabili. Come sindaco di Genova condanno con fermezza gli episodi di violenza che hanno rovinato una straordinaria serata di sport – sono state le parole del sindaco di Genova, Marco Bucci – queste azioni non solo offendono i valori del calcio, ma minano anche il rispetto reciproco che deve esistere tra i tifosi e tutti i cittadini. Il derby della Lanterna è una tradizione storica della nostra città, un evento sportivo che dovrebbe essere una celebrazione della passione e del tifo sano, non un’occasione per alimentare tensioni e violenza”
“Esprimo piena solidarietà a tutti coloro che sono stati coinvolti e alle forze dell’ordine che, come sempre, hanno svolto un lavoro straordinario per proteggere i cittadini e fermare i facinorosi – prosegue il primo cittadino -. La violenza non ha posto a Genova e lavoreremo con determinazione affinché chiunque sia responsabile di questi atti venga perseguito. Il calcio deve unire, non dividere. Continueremo a promuovere iniziative che favoriscano il rispetto, la cultura sportiva e la sana competizione tra le nostre tifoserie. Genova è una città di grandi tradizioni, Genoa e Sampdoria sono sempre state un esempio per l’Italia intera, il nostro derby deve rimanere una festa di sport e appartenenza”.
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