Genova. All’indomani dell’ufficializzazione di Andrea Orlando come candidato del centrosinistra alle prossime elezioni regionali in Liguria, resta ancora da capire quale sarà lo schema delle liste che lo supporteranno oltre a quelle riferite ai partiti. Possibile che oltre alla lista legata al presidente – da non confondersi con il “listino”, abolito durante passata legislatura – se ne possano aggiungere altre due, una più orientata verso il centro e l’altra verso figure civiche del territorio. Tutto dipenderà, però, da come saranno sciolti i nodi Italia Viva e Azione, per cui le trattative proseguono incessanti.
Un quadro di parziale incertezza ma con il Pd, specialmente la segreteria genovese, alle prese già con un sovraffollamento delle liste – moltissimi quelli che vorrebbero mettersi in gioco – e con il secondo partito della coalizione, il M5s, che deve metterle a punto a breve, per forza di cose.
Entro il 5 settembre i nomi dei pentastellati che si propongono come candidati devono essere inviati alla direzione del M5s per il controllo dei profili e del casellario giudiziario. Il 6 settembre dovrebbe tenersi una prima riunione tra coloro che avranno passato il check.
Le liste, che dovranno essere presentate un mese prima della data delle elezioni, e che rispetteranno l’equilibrio di genere, vedranno 16 candidati a Genova, 4 a Imperia, 5 a Savona e 5 alla Spezia.
Alcuni esponenti del M5s hanno già messo apertamente sul tavolo la loro volontà di candidarsi. Il primo è Stefano Giordano, coordinatore provinciale genovese del M5s, capogruppo in municipio Centro Est, ex consigliere comunale e vigile del fuoco. Scalpita anche Mirko Carissimo, consigliere nel municipio Valpolcevera e dipendente pubblico, e sarebbe pronta a tornare sulla scena politica anche l’ex consigliera comunale Maria Tini, medico.
“Non farò sconti a nessuno, questo lo garantisco – scrive Giordano su Facebook – porterò come sempre ho fatto la voce dei cittadini nelle istituzioni, la politica di una destra che vede la povertà come una colpa è una metastasi che deve scomparire dal nostro territorio e firmerò l’impegno di rispettare il vostro voto, non cambierò mai casacca se farò parte della legislatura e chiederò a tutti di fare lo stesso”. Nel post Giordano pubblica i documenti che attestano la sua posizione nella giustizia “perché i cittadini devono conoscere veramente chi votano”. Un obbligo per i candidati del M5s che assume un significato ulteriore nel momento in cui la campagna in Liguria sarà giocata, per forza di cose, sul tema della legalità.
Mirko Carissimo, consigliere municipale in Valpolcevera, sa che la campagna per le regionale è difficile ma conta sul sostegno del territorio: In questi anni ho dedicato le mie capacità a capire la gente, quali fossero le loro necessità, cercando di restituire un territorio accogliente, fatto appunto di servizi, ma soprattutto di fiducia. Sono stati anni di impegno e passione, piccoli e grandi risultati”.
Tra i papabili ci sono la ex consigliera comunale Maria Tini e si era parlato anche di una disponibilità del capogruppo in Comune a Genova Fabio Ceraudo. Chi invece ha deciso di non candidarsi è Michele Colnaghi: il presidente di municipio al Centro Ovest preferisce portare a termine il suo mandato al governo di Sampierdarena e San Teodoro.