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Regionali, scintille tra Italia Viva e Pd ma in Comune a Genova prime crepe tra i renziani

Arianna Viscogliosi (Vince Genova e presidente di Italia Viva Genova) esce dall'aula per non votare con la maggioranza. "Fedeli" a Bucci l'assessore Avvenente e il consigliere delegato Falteri

viscogliosi falteri

Genova. Al 10 settembre, quando mancano 48 giorni alle elezioni regionali in Liguria, il clamore arriva dal rumor su una telefonata da Roma al sindaco di Genova Marco Bucci per sondare la sua eventuale disponibilità a candidarsi presidente. Mentre il centrodestra continua a navigare in acque agitate, nel centrosinistra non si può parlare di rose e fiori.

A tenere banco è, ancora, la questione campo largo con il tormentone Italia Viva sì – Italia Viva no. Dopo l’apparente avvicinamento dei giorni scorsi, con un incontro tra il candidato Andrea Orlando e la vicepresidente e senatrice spezzina Raffaella Paita, a lanciare una pietra nello stagno è stato il segretario regionale dei dem, Davide Natale, che – attraverso l’agenzia di stampa Dire – ha chiesto al partito di Renzi di fare un passaggio concreto e di mollare Bucci in Comune a Genova.

L’uscita – all’indomani dell’addio a IV di 18 esponenti del partito non interessati a migrare a sinistra, tra loro Manuela Arata, saggia di Bucci e ideatrice di Genova Jeans – ha provocato a stretto giro la reazione di Eugenio Musso, coordinatore di IV Liguria, che ha vissuto le parole di Natale come una forzatura.

“Alla luce delle dichiarazioni a mezzo stampa del segretario del Pd ligure che contraddicono le cose dette nell’incontro che si è tenuto ieri con Andrea Orlando, Italia Viva chiede un incontro con i vertici liguri del Pd e con Andrea Orlando insieme“, si legge in una nota di Musso.

“Siamo pronti a fare le nostre scelte dopo che sarà chiaro il quadro delle proposte e delle richieste del Pd – aggiunge – noi siamo abituati a parlarci di persona e non a mezzo di veline sulla stampa”.

Non è la prima volta che il ruolo di Davide Natale è quello di dare una spintarella ai processi. Lo aveva già fatto due domeniche fa con la convocazione della riunione dei partiti locali che, indipendentemente dai leader nazionali, avevano di fatto ufficializzato la candidatura di Orlando uscendo da un impasse che proseguiva da mesi.

Questa volta il rischio, però, è che possano rompersi equilibri ancora più fragili. Soprattutto in ore che si possono leggere davvero come decisive per Italia Viva a Genova e in Liguria. Vale la pena dunque soffermarsi su quanto accaduto oggi in consiglio comunale a Genova.

Durante la discussione di una delibera sullo statuto della Fulgis, la fondazione scolastica partecipata dal Comune di Genova, la consigliera Arianna Viscogliosi, Vince Genova (la lista civica di Bucci) ma anche presidente provinciale di Italia Viva, è uscita dall’aula per evitare – hanno ipotizzato i più – di votare come la maggioranza. La mossa va quasi sicuramente letta come un primo passo verso il passaggio di Viscogliosi al centro moderato di sinistra, passaggio ipotizzato già da tempo tra i corridoi di Tursi.

Clamoroso che durante la votazione di uno degli emendamenti al documento un’altra consigliera di Vince Genova, Tiziana Notarnicola, abbia votato al posto di Arianna Viscogliosi, assente. Il gesto da “pianista” è stato notato da alcuni esponenti della minoranza e il voto è stato quindi poi annullato. Impossibile capire la motivazione del voto per procura. Notarnicola non ha voluto commentare o spiegare.

Meno misteriose dovrebbero essere le mosse degli altri due Italia Viva che hanno ruoli nel governo Bucci: si è già detto più volte dell’assessore alle Manutenzioni, Mauro Avvenente, che ha giurato eterna fedeltà al sindaco e anche recentemente ha dichiarato allo stesso primo cittadino di non essere intenzionato a tornare nell’alveo di una galassia politica che non gli appartiene da tempo. Anche Davide Falteri, consigliere delegato alla Logistica, dovrebbe restare nel centrodestra.

Il posizionamento dei renziani nell’ambito del governo comunale è stato al centro anche di un paio di frecciate lanciate dal capogruppo del Pd a Tursi, Simone D’Angelo, che ha chiesto al sindaco e alla giunta di chiarire, “per trasparenza” a quale partito facessero riferimento i vari assessori e consiglieri delegati. Il riferimento, ovviamente, non era soltanto relativo a Mauro Avvenente o a Davide Falteri ma anche agli altri assessori per cui si è vociferato di un imminente cambio di casacca: in primis Marta Brusoni, in procinto di passare da Lista Toti a Lega, o Francesco Maresca, diretto verso le file di Fratelli d’Italia.

Restando nell’ambito del centro, è stato derubricato come iniziativa di un paio di iscritti isolati il comunicato stampa fatto circolare da un non meglio precisato “Gruppo dirigente di Azione Liguria” e con cui si criticava l’adesione del partito al campo largo “giustizialista”. Per qualche mezzora sembrava che fosse nuovamente in atto un ripensamento da parte dei calendiani nei confronti di Orlando. Dubbi messi a tacere da una successiva nota ufficiale del partito.

“Partecipiamo alla coalizione che sostiene Orlando a fronte del fallimento politico del centrodestra – si legge tra le altre cose – parteciperemo ad una lista riformatrice con chi vorrà stare con noi in questo percorso. Ieri all’incontro organizzato da Alleanza Civica c’è stata una confluenza tra l’alleanza e con i partiti che erano presenti e confidiamo di poter essere il riferimento di quel centro riformista che, con gli standard europei sui temi di crescita e compatibilità, interpreta questo ruolo dentro la coalizione. Ad oggi negli organi del partito non si sono sollevate particolari contrarietà, è inevitabile che qualcuno possa non essere d’accordo. Non sappiamo chi ha espresso pubblicamente il dissenso perché non ci sono le firme, se sono iscritti suggeriamo di portare il loro punto di vista nelle sedi deputate, sperando che non sia un’ iniziativa solo tesa a delegittimare la nostra comunità, nel caso ce ne faremo una ragione”, conclude la nota firmata da Massimo Musso, presidente dell’assemblea regionale ligure di Azione.

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