Il punto

Regionali, il centrodestra guarda a Roma per chiudere sul nome ma il dado non è tratto

Orlando incontra i partiti della coalizione e mette a punto la squadra per la campagna. Torna sulla scena politica Federico Berruti, ex Italia Viva ed ex sindaco di Savona

rixi orlando

Genova. Mancano meno di 20 giorni alla presentazione delle liste dei candidati alle prossime elezioni regionali in Liguria e neppure la giornata di oggi potrebbe segnare l’avvio della campagna del centrodestra, alle prese con la definizione del candidato o della candidata presidente e con una “mobilità” interna ai partiti che sta, di fatto, svuotando il bacino arancione intestato all’ex governatore Giovanni Toti.

A Roma nelle prossime ore è in programma un incontro tra Giorgia Meloni, Antonio Tajani e Matteo Salvini. E’ dalla capitale che si avrà, a quanto risulta da più fonti, l’ultima parola su chi dovrà essere a battagliare contro Andrea Orlando.

Come noto, le alternative sono Ilaria Cavo, deputata di Noi Moderati e totiana doc – piace a Fratelli d’Italia oltre che al mondo legato all’ex presidente dimesso sull’onda della maxi inchiesta – e Pietro Piciocchi, preferito dal sindaco di Genova Marco Bucci, dalla Lega, da Forza Italia e da quelle realtà che avrebbero voluto un “civico” ma non lo hanno trovato.

C’è poi Edoardo Rixi, viceministro leghista che per mesi ha detto di non essere disponibile a interrompere il proprio lavoro al Mit ma che, nel fine settimana, ha allargato le braccia: “Faccio parte di una squadra, se il mister chiama non metto veti”. Lo stesso Rixi, tuttavia, sa che il suo nome, squisitamente politico, potrebbe essere un’arma a doppio taglio. Andrea Orlando,  d’altronde, ha già dichiarato che “una sua scesa in campo politicizzerebbe la sfida portandola verso la destra più estrema della coalizione”.

Ecco perché l’incontro di oggi a Roma potrebbe essere tutt’altro che risolutore. Il timore del centrodestra è che una sfida di questo calibro potrebbe portare il centrodestra a disperdere quei voti moderati e civici che avevano caratterizzato il “partito personale” di Toti.

A proposito, la diaspora dalla Lista Toti prosegue. Dopo Lilli Lauro, anche Giovanni Boitano viene dato in partenza e c’è chi sostiene, non con qualche ironia, che il suo posizionamento sia una sorta di cartina al tornasole per la politica ligure. Approderà verso il centrosinistra o si spingerà verso una civica vicina a Bucci? le scommesse sono aperte.

Intanto, nel centrosinistra, Andrea Orlando continua a lavorare per l’estensione del campo largo. Domenica in via Fieschi ha incontrato i rappresentanti dei partiti di minoranza in consiglio regionale (Lista Sansa, M5s, Linea Condivisa, Azione) e che già fanno parte della coalizione.

Il nodo Italia Viva (ma anche +Europa e Psi) potrebbe essere sciolto a breve, in un modo o nell’altro. La volontà di Orlando, al di là delle indicazioni di Elly Schlein, è di non gettare via un bacino di preferenze che, in Liguria, potrebbe valere comunque tra il 5 e il 7%. Una percentuale che potrebbe essere più che significativa in caso, probabile, di testa a testa alle urne.

Chi spinge verso il campo largo è anche Claudio Burlando, ex presidente della Regione, che oggi pomeriggio potrebbe partecipare a un incontro sulle infrastrutture a cui sono invitati, appunto, anche Orlando e il sindaco di Milano Beppe Sala.

Dalla galassia dem intanto emergono i profili di quella che sarà la squadra di Andrea Orlando per la campagna elettorale. Il campaign manager sarà il suo fidato Matteo Bianchi. Il coordinatore della lista civica sarà Federico Berruti, ex sindaco di Savona, da tempo lontano dalla scena politica.

Francesco Tognoni e Luigi Telesca, romano, seguiranno organizzazione e comunicazione. Iniziativa politica e programma saranno affidati a Vittoria Canessa Cerchi, figura vicina a Burlando, e da Davide Patrone, consigliere comunale, entrambi giovani. Irene Cecchini si occuperà di volontari. Andrea Pericu, figlio dell’ex sindaco Beppe, sarà il mandatario della campagna.

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