Genova. “Se Natale non ha ancora capito sulla diga che siamo tre anni e mezzo in anticipo io non so come spiegarglielo, ditemelo voi, gli faccio vedere i numeri, gli faccio vedere la fotografia di un cassone, lo porto in un cassone… Non so se questa però è una buona idea o no”. A parlare è il sindaco di Genova e candidato del centrodestra Marco Bucci.
Davanti a microfoni e telecamere dei giornalisti, attaccando il centrosinistra e in particolare il Pd accusa gli avversari di fake news e strumentalizzazioni e in particolare si scaglia contro il segretario regionale, Davide Natale, che più di una volta ha sottolineato che la “madre di tutte le opere”, la nuova diga foranea del porto, viaggia con diversi mesi di ritardo.
Quella frase – “lo porto in un cassone” – passa rapida ma qualcuno la interpreta come una battuta a doppio senso. C’è anche chi sogghigna, non è chiaro se alla battuta, appunto, o alle parole dette da un cronista che interrompe il sindaco. A Davide Natale, ad ogni modo, quella battuta non ha fatto ridere.
“Ascoltando le parole di Marco Bucci per Genova capisco che la campagna elettorale che ha impostato il sindaco si basa su invettiva e allusioni da quattro soldi – dice il segretario Dem – presentandosi alla stampa ha detto che mi vorrebbe portare in un cassone della diga solo per aver detto che l’opera è in ritardo. Battuta di cattivo gusto e fuori luogo. Modalità che non appartengono alla nostra idea di politica che anche nei momenti di maggiore confronto, come le tornate elettorali, non deve mai travalicare il rispetto degli avversari”.
“Entrando nel merito – aggiunge Natale, riferendosi poi ad alcune notizie di stampa documentate – ribadisco che la realizzazione della diga è in ritardo rispetto al cronoprogramma. Lo faccio forte delle comunicazioni intercorse fra Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale e il soggetto appaltatore, nelle quali veniva evidenziato lo spostamento della data di ultimazione dei lavori dal 30 novembre 2026 al 12 novembre 2027. Ovvero un anno quasi preciso di ritardo rispetto al cronoprogramma iniziale”.