Scienza e sapere

“Mummie egizie, l’immortalità svelata”, il documentario del museo di Archeologia ligure di Pegli

Racconterà cosa sono le mummie, perché si mummificava nell’antico Egitto, quali erano le credenze religiose e i rituali, come erano trattate le mummie in passato, come si studiano invece oggi, grazie alle moderne tecnologie e come oggi vengono esposte in modo più attento e rispettoso

museo archeologia ligure

Genova. Il Museo Civico di Archeologia Ligure di Genova-Pegli custodisce tra suoi tesori anche una piccola, ma preziosa collezione egizia comprendente tre reperti mummificati. Due mummie sono conservate in appositi locali e non sono mai state esposte al pubblico. In epoca ottocentesca sono state però sottoposte alla sbendatura delle teste e in un caso dei piedi per soddisfare la curiosità di vederne i volti e/o scovare amuleti e gioielli che le adornavano. La terza differisce dalle precedenti e giace maestosa nella sala egizia, nel suo sarcofago, avendo beneficiato dello studio di archeologi e di restauri nel recente passato. Si tratta della mummia del sacerdote Pasherienaset, conservata all’interno del sarcofago che ne reca nome e titoli e databile alla XXVI dinastia (672 al 525 a.C. (± 30 anni).

Il Museo, aperto nel 1936 all’interno di Villa Durazzo Pallavicini, antica dimora nobiliare impreziosita da un lussureggiante parco, è il più importante museo archeologico della Liguria con più di 50.000 reperti provenienti da tutta la regione e racconta le vicende, i cambiamenti climatici, ambientali, economici e tecnologici di più di centomila anni, dalla preistoria fino all’età antica.

La storia del museo incontra quella dell’Italian Mummy Project (www.mummyprojec.it), diretto da Sabina Malgora, quando quest’ultima viene coinvolta nella realizzazione di un documentario, prodotto dalla nota agenzia Zed, intitolato “Egyptian Mummies. Immortality unwrapped”, (Mummie Egizie. Immortalità svelata) della regista Alexandra Barbot.

Il documentario ha come protagonisti i più grandi studiosi di mummie, tra cui Salima Ikram, docente di Egittologia dell’Università Americana del Cairo, Marc Etienne et Hélène Guichard, del museo del Louvre di Parigi e Sabina Malgora.

La Dott.ssa Malgora, coinvolta come esperto ed invitata a presentare le ricerche e le scoperte fatte dal team che dirige, ha proposto il Museo di Archeologia Ligure come location dove girare il documentario, proposta ben accetta dalla direzione museale, dal Comune di Genova e dal Municipio VII Ponente (Pegli – Pra’ – Voltri).

Nei giorni scorsi si sono svolte parte delle riprese che daranno vita al documentario, girato in diverse parti anche in Egitto. Il documentario, dunque, racconterà cosa sono le mummie, perché si mummificava nell’antico Egitto, quali erano le credenze religiose e i rituali, come erano trattate le mummie in passato, come si studiano invece oggi, grazie alle moderne tecnologie e come oggi vengono esposte in modo più attento e rispettoso.

L’agenzia Zed è nota a livello internazionale per documentari di alto profilo scientifico e grande divulgazione. Appena il documentario sarà pronto, sarà messo in onda prima sul canale France 5 e poi sarà proposto ad altre reti nazionali di altri Paesi.

Il Museo di Archeologia Ligure e la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio hanno in programma lo studio e il restauro delle mummie inedite. In occasione del documentario è stata, inoltre, proposta la collaborazione delle diverse professionalità del centro di ricerca Mummy Project, esperto in questo settore e con all’attivo numerosi lavori simili.

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