Mutazioni

In consiglio regionale la parata dei “transfughi”: 9 su 30 hanno lasciato il loro partito

La maggior parte ha cambiato casacca dopo le dimissioni di Toti, ma nessuno di loro ha formalizzato il passaggio in aula

Generico settembre 2024

Genova. L’inedito consiglio regionale pre-elettorale per l’approvazione anticipata del bilancio evidenzia tutti i movimenti sismici che hanno sconvolto la politica regionale negli ultimi mesi. Sono ben nove su trenta i consiglieri che nel frattempo hanno cambiato casacca o comunque lasciato la forza politica con cui erano stati eletti nel 2020. La maggior parte lo ha fatto dopo le dimissioni di Giovanni Toti e la conseguente indizione di nuove elezioni, ma nessuno di questi ha cambiato ufficialmente gruppo, così oggi la composizione dell’assemblea risulta piuttosto lontana dalla realtà.

Chi subisce il maggior numero di defezioni è la Lista Toti Liguria. Sono salpate verso altri lidi Lilli Lauro e Daniela Menini (entrambe candidate alle prossime elezioni con Fratelli d’Italia), Chiara Cerri e Barbara Ratti (in corsa con Forza Italia). Sono rimasti in sella invece il capogruppo Alessandro Bozzano e Giovanni Boitano, inseriti nelle liste civiche di Bucci. Non si ricandida Domenico Cianci.

Anche la Lega ha perso pezzi per strada. Il presidente del Consiglio regionale Gianmarco Medusei si candida con Fratelli d’Italia, mentre il presidente della commissione Sanità Brunello Brunetto è uscito dal partito e ha rinunciato al secondo mandato.

Nel centrodestra c’è poi chi aveva cambiato squadra in tempi non sospetti: è il caso dell’ex capogruppo arancione Angelo Vaccarezza, che si era dimesso a inizio gennaio per poi entrare un mese dopo in Forza Italia, e dell’ex leghista Mabel Riolfo, che a marzo era passata al gruppo misto prima di schierarsi anche lei con gli azzurri.

Nel centrosinistra non si registrano particolari fughe, a parte quella piuttosto rumorosa di Fabio Tosi che – non potendosi candidare col Movimento 5 Stelle per il terzo mandato – si ripresenta nella lista civica Liguri a testa alta a supporto di Andrea Orlando: “Gli interessi della mia regione vengono prima di quelli che qualcuno potrebbe immaginare personali”, ha scritto pochi giorni fa in un post. Tecnicamente, però, non ha lasciato il M5s.

Alcune formazioni confluiscono semplicemente in altre liste. Gianni Pastorino, eletto con Linea Condivisa, si ricandida nella lista Andrea Orlando presidente. I tre consiglieri della Lista Sansa (Ferruccio Sansa, Selena Candia e Roberto Centi) sono in campo con Alleanza Verdi Sinistra.

Tutti gli altri proveranno a tornare in Consiglio regionale coi rispettivi partiti: Claudio Muzio in Forza Italia; Stefano Balleari e Veronica Russo in Fratelli d’Italia; Stefano Mai, Sonia Viale e Sandro Garibaldi nella Lega; Paolo Ugolini nel Movimento 5 Stelle; Luca Garibaldi, Roberto Arboscello, Enrico Ioculano, Davide Natale, Armando Sanna nel Partito Democratico. Nel gruppo misto Stefano Anzalone si candida con Orgoglio Liguria per Bucci, Pippo Rossetti con Patto civico riformista, la lista della coalizione di Orlando che include anche Azione.

In giunta spiccano il ritorno in Forza Italia di Marco Scajola, negli ultimi anni fedelissimo di Toti, e l’entrata del “tecnico” Angelo Gratarola in Vince Liguria. Gli altri tenteranno il bis senza stravolgimenti: Giacomo Giampedrone resta in arancione con Vince Liguria; Alessio e Alessandro Piana con la Lega; Simona Ferro e Augusto Sartori con Fratelli d’Italia.

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