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Regionali, Bucci ha sciolto la riserva: sarà lui il candidato presidente del centrodestra

Svolta clamorosa nelle ultime ore, decisivo il pressing di Meloni e degli altri leader: il sindaco ha accettato nonostante i problemi di salute. Ecco cosa succede adesso in Comune

marco bucci

Genova. Marco Bucci ha accettato: sarà lui il candidato del centrodestra alle prossime regionali in Liguria. Lo confermano fonti di partito: il sindaco di Genova ha chiamato i leader nazionali per sciogliere la riserva. In una nota congiunta Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Antonio Tajani e Maurizio Lupi hanno ufficializzato la scelta: “È la persona giusta per dare continuità alla crescita della Liguria portata avanti in questi anni grazie all’ottimo lavoro del centrodestra”.

Una svolta clamorosa maturata nelle ultime ore: lunedì la fumata nera al tavolo nazionale, quindi la mossa di Giorgia Meloni e degli altri leader che hanno fatto di tutto per convincere il sindaco dopo il primo rifiuto incassato a maggio (aveva detto che avrebbe rispettato l’impegno preso coi genovesi fino al 2027), appena deflagrata l’inchiesta su Giovanni Toti. Soprattutto la premier si sarebbe attivata in extremis per scongiurare una sconfitta in Liguria. Ieri Bucci, dopo aver dichiarato ai cronisti che avrebbe fatto la campagna elettorale “in ogni caso” ha chiesto ventiquattr’ore di tempo per rispondere e oggi, consultati i familiari e i medici che lo seguono, ha detto sì.

Il sindaco affronterà la campagna elettorale nonostante i pesanti problemi di salute che lo hanno segnato negli ultimi tempi. Nei giorni scorsi, infatti, ha annunciato pubblicamente di avere concluso un ciclo di sedute di radioterapia. Il primo diniego era arrivato appena scoperta la malattia. Ma adesso la situazione potrebbe essere cambiata.

Spazzati via in un colpo solo i tentennamenti e i veti incrociati intorno agli altri profili in campo: Ilaria Cavo, Edoardo Rixi e Pietro Piciocchi. Nessun partito voleva intestarsi il candidato e nessuna soluzione garantiva il superamento del braccio di ferro tra Lega e Fratelli d’Italia relativamente alla “spartizione” di altre regioni, Veneto in primis. Ma soprattutto tutte queste opzioni erano considerate perdenti, secondo i sondaggi dei partiti, chi più chi meno.

Bucci invece mette d’accordo tutti ed è ritenuto la possibile carta vincente. Viene considerato ancora molto forte e con un indice di gradimento alto. Nonostante il suo nome torni nelle carte della maxi inchiesta il sindaco di Genova non è indagato. Inoltre il suo profilo è civico, quello che serve per convincere la parte moderata dell’elettorato, quella più indecisa e sulla quale la coalizione di centrosinistra sembra avere i problemi maggiori.

Gli scenari

Cosa succede ora? Bucci non ha alcun obbligo di dimissioni anticipate durante la campagna elettorale, anche se il suo impegno su e giù per la Liguria potrebbe tenerlo lontano sia da palazzo Tursi sia dal ruolo di commissario. Solo in caso di vittoria scatterebbero invece le dimissioni da sindaco e la giunta di Tursi verrebbe trainata dal vicesindaco Pietro Piciocchi fino a nuove elezioni nella primavera 2025. E a quel punto sarebbe proprio Piciocchi il candidato “naturale” del centrodestra alle eventuali elezioni comunali.

Una mossa geniale, ma anche rischiosa: in caso di sconfitta per il centrodestra ligure – e non solo – sarebbe un’ecatombe su tutti i fronti. Lo sgretolamento assoluto del modello Genova e del modello Liguria, col rischio di perdere tutto in pochi anni: la Liguria e il suo capoluogo. Comunque sia, finalmente può iniziare la vera campagna elettorale: da una parte Andrea Orlando, dall’altra Marco Bucci e un elenco di candidati alternativi che si allunga giorno dopo giorno.

Le reazioni del centrodestra

Per il vicesindaco Pietro Piciocchi “siamo di fronte a un atto di grande responsabilità e generosità da parte del sindaco, posso dire che in Comune continueremo a dare il massimo per proseguire con il lavoro che stiamo portando avanti. Quella sulle dimissioni è una polemica strumentale su cui risponderà lui ma io posso dire che dalla Regione semmai potrà seguire meglio certi temi a favore dei cittadini a partire da quello della sanità. Per quanto riguarda me, se in futuro mi sarà chiesto di candidarmi sindaco lo spirito sarà lo stesso che ha indirizzato le scelte delle ultime ore, ovvero di spirito di servizio”.

“Con la felice scelta di Marco Bucci sono sicuro di lasciare la Liguria nelle mani di un amico con cui ho condiviso mille problemi e mille soluzioni. Ora tocca a lui, con il sostegno di chi ha creduto in questi anni in una nuova Liguria, proseguire il cammino verso un futuro straordinario, lungo un percorso tracciato. E al suo fianco ci sarà il meglio di quella classe dirigente che in questi nove anni ha cambiato il destino della nostra regione”. Così in un post su Facebook in serata l’ex presidente Giovanni Toti.

Credo che sarà il miglior candidato possibile, l’uomo del fare, l’uomo del fare bene per Genova e la Liguria – il primo commento dell’assessore comunale Mario Mascia, coordinatore provinciale di Forza Italia, di fronte a Palazzo Tursi -. Bucci ha creato una squadra in grado di giocare anche se il suo leader ha un’altra partita in corso, credo ci siano tutte le condizioni per gestire in parallelo anche la partita del Comune”.

Il viceministro alle Infrastrutture e deputato Edoardo Rixi, che era stato inserito tra i possibili candidati, commenta: “Un grande uomo e un grande sindaco, sarà un grande governatore per la Liguria. La scelta di Marco Bucci a candidato presidente rappresenta la continuità e il rafforzamento del lavoro svolto negli ultimi anni, che ha visto Genova rinascere sotto la sua guida. Ha saputo affrontare situazioni complesse come la ricostruzione del ponte Morandi, la gestione della pandemia sanitaria, il rilancio economico e infrastrutturale della città. La sua visione di una Liguria moderna e competitiva, capace di valorizzare il territorio e attrarre investimenti, è in piena sintonia coi valori della Lega e del centrodestra unito. Marco Bucci è la persona giusta per superare le sfide del futuro e guidare la Liguria con una leadership solida e affidabile”.

Il gruppo Vince Genova in consiglio comunale scrive in una nota: “Un atto che ancora una volta dimostra la grande dedizione del sindaco Marco Bucci alla città e alla regione. Pensiamo che sia la scelta giusta per proseguire la via del fare, delle opere, dei grandi appuntamenti internazionali. Il gruppo Vince Genova è pronto a sostenerlo in questa nuova avventura come ha sempre fatto negli ultimi sette anni, convinti che le sue capacità siano necessarie per far crescere la Liguria”.

vaccarezza bucci

Angelo Vaccarezza, di recente tornato in Forza Italia, ha postato una foto della festa per la prima elezione a sindaco: “Non vedo l’ora di poter fare con te una nuova fotografia, quando, grazie alla tua generosità, la Liguria tornerà a sognare. Potevi dire di no, ne avevi diritto, ma sai che il mare è grosso e serve un comandante sul ponte che faccia le scelte giuste in maniera rapida e quando serve, coraggiosa. Ho sempre sostenuto che per essere un grande governatore devi prima essere stato un grande sindaco. Non sei semplicemente un sindaco, sei IL sindaco, sei l’unico governatore possibile per portare la nave in porto. Avrai sempre il mio sostegno e la mia lealtà”.

“Come capogruppo di Forza Italia in Regione Liguria sono orgoglioso della candidatura di Marco Bucci a presidente. Per Marco non servono tante parole: per lui parlano i fatti, le opere e la rinascita di Genova dopo decenni di declino e immobilismo. Sono molto felice per questa scelta e ringrazio di cuore il sindaco di Genova per la sua disponibilità. È l’ennesima prova provata del suo amore per la nostra terra, per lo sviluppo e la crescita della nostra Liguria. Bucci è la migliore garanzia per il buongoverno della nostra Regione”. È quanto dichiara in una nota Claudio Muzio, capogruppo di Forza Italia in Regione Liguria.

“Marco Bucci è la persona giusta per dare continuità alla crescita della nostra Regione, ha dimostrato di essere un’ottimo amministratore – commenta il presidente facente funzioni Alessandro Piana – Una persona preparata, con cui ho lavorato in questi anni, che ha saputo agire e soprattutto reagire alle difficoltà che si è trovato ad affrontare durante il suo mandato da Sindaco, avendo sempre la capacità di dare risposte concrete e rapide ai cittadini. Sono certo che i Liguri sapranno apprezzare le sue capacità amministrative e politiche”.

“Il commissario regionale dell’Udc della Liguria Umberto Calcagno e tutto il partito esprimono “profonda soddisfazione per la scelta effettuata dai vertici dei partiti nazionali con la partecipazione dell’Udc su Marco Bucci come candidato alla carica di presidente della Regione. Scelta da noi condivisa e caldeggiata per la comunione di valori e d’intenti. Come in passato, l’Udc si schiererà col sindaco Marco Bucci in questa competizione elettorale presentando la propria lista a sostegno. Siamo certi che Marco Bucci saprà riproporre il modello Genova anche in Regione portando benessere economico e sociale per i cittadini”.

“Il centrodestra ha saputo trovare la migliore sintesi e candidare il sindaco di Genova alla guida della Regione. Una scelta di qualità, un amministratore esperto e capace, che, in caso di vittoria, permetterà alla Liguria di continuare ad essere, grazie ai nove anni di amministrazione di centrodestra, un modello di efficienza, produttività e competitività. Ringraziamo Marco Bucci per aver accettato la candidatura e ringraziamo la nostra deputata Ilaria Cavo, già assessore nella giunta Toti, che, dopo aver dato la disponibilità alla propria candidatura- mantenendo un profilo sempre rispettoso di altri eventuali candidati e leale nei confronti della coalizione-, ha lavorato in questi mesi solo nell’interesse della Liguria e dei liguri, ricevendo un grande apprezzamento registrato da tutti i sondaggi. Un esempio di stile e di dedizione che la rende una risorsa preziosa”. Lo afferma il presidente di Noi Moderati Maurizio Lupi.

Le reazioni del centrosinistra

Un atto non rispettoso verso i cittadini del Comune di Genova che cercavano risposte a problemi gravi, come la Tari più alta d’Italia, la situazione disastrosa dei servizi pubblici, penso che sarà anche questo tema di campagna elettorale. È un atto di chiarezza quello del sindaco, ma di certo non è un atto di responsabilità verso i cittadini“, è il duro commento di Simone D’Angelo, segretario genovese e capogruppo del Partito Democratico a Tursi.

“Se andiamo a votare a breve per il consiglio comunale, vuol dire che io vinco. Se il Pd ha detto che io vinco, io sono strafelice“, la replica di Marco Bucci uscendo da Palazzo Tursi nel primo pomeriggio. Nessun’altra dichiarazione da parte del primo cittadino, che parlerà alla stampa alle 19.00 dopo il consiglio metropolitano.

Candidare Bucci è come candidare Toti. Alla Liguria serve invece quella svolta che solo Orlando e la coalizione che lo sostiene possono assicurare”, dichiara il segretario regionale del Partito Democratico, Davide Natale, in una lunga nota di commento.

Linea Condivisa chiede le dimissioni immediate: “Se Bucci intende candidarsi alla guida della Regione, è doveroso che si dimetta immediatamente dalle sue cariche di sindaco e commissario straordinario. Si tratta di una questione di correttezza nei confronti delle cittadine e dei cittadini genovesi e liguri e di rispetto verso gli altri candidati che parteciperebbero alla competizione elettorale drogata dallo strapotere del sindaco-doge, in una situazione di evidente disparità”.

Anche il M5s vuole le dimissioni di Bucci: “Al netto delle promesse mancate e alla presa in giro dei cittadini che gli hanno dato fiducia, ci aspettiamo che Bucci rinunci subito alla carica di sindaco, visto che proprio lui nel 2020 pretese che i suoi in Comune dessero le dimissioni in caso di candidatura alle regionali. Che dire, a questo punto? Poco, se non che la serietà è un valore sconosciuto, tra le fila del centrodestra, che lo applica di rado e sempre in ritardo. Esattamente come le opere infrastrutturali promesse in anni di propaganda, tutte ancora al palo nonostante i proclami e i tanti soldi (a proposito, Bucci quanti ne ha presi dal 2017 a oggi dalla creatura Change?) spesi insieme a Toti per tagliare nastri e fare campagna elettorale sulla pelle dei cittadini. Cittadini che in nove anni non hanno visto costruire un nuovo ospedale; che sono rassegnati a liste d’attesa infinite indegne di una società civile; che non vedono la fine del Terzo Valico; che ancora sperano di sentirsi protetti dallo scolmatore del Bisagno; che di mese in mese vedono allargarsi l’imbarazzante ritardo sulla Diga”.

“Nella lite del centrodestra hanno vinto i sostenitori della continuità con Toti e quelli delle esigenze di lottizzazione nazionale. Bucci infatti è la quintessenza della continuità con il totismo. Il modello del fare basta fare che Bucci rappresenta ha prodotto parole ma non fatti a favore di Genova. Riteniamo che l’alternativa alla destra in Regione sia oggi più percorribile e necessaria”. Così in una nota Carla Nattero, segretaria regionale di Sinistra Italiana Liguria, e Simona Simonetti, co-portavoce di Europa Verde Liguria.

La destra antepone gli interessi dello schieramento a quelli dei genovesi e dei cittadini liguri. La candidatura di Bucci a presidente della Regione è un disperato all-in per provare a conservare un sistema di potere, che si sta sgretolando, ignorando le esigenze dei cittadini genovesi e liguri – dichiarano i consiglieri regionali della Lista Sansa, la consigliera comunale di Genova Francesca Ghio e i consiglieri municipali Francesca Coppola (Centro Est) e Lorenzo Garzarelli (Levante) -. La candidatura di Bucci lascia stupiti anche per l’uso scellerato di soldi pubblici e per lo svilimento delle istituzioni, visto che si dovrebbe andare a nuove elezioni anche per il Comune di Genova, tradendo il mandato elettorale dei cittadini. Oltre a una Regione ormai ferma da maggio a causa dell’arresto di Toti, ora avremo anche un Comune che fermerà i suoi lavori visto che sindaco e alcuni componenti della sua maggioranza saranno occupati a fare campagna elettorale, lasciando, come spesso accaduto, i cittadini senza risposte alle loro esigenze. Questo centrodestra – concludon – con la scelta di candidare Bucci afferma una visione di Regione miope e incentrata sul capoluogo, infischiandosene, come peraltro ha fatto negli ultimi nove anni, dei problemi gravissimi che affliggono anche quella Liguria e quelle parti di Genova che non rientrano nel cerchio magico legato al duo Toti-Bucci”.

 

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