La nottata

Derby violento, ancora scontri tra tifosi: scoppia la guerriglia intorno al Ferraris fotogallery

Gli striscioni rubati nella sede dell'Utc esposti nella Nord scatenano i tafferugli. Diversi ultrà fermati sono stati portati in Questura

Genova. Dopo un pomeriggio all’insegna della tensione, finito il derby sono scoppiati nuovi scontri e disordini tra tifosi all’esterno dello stadio Ferraris, che si sono rapidamente allargati a macchia d’olio. I primi tafferugli sono partiti in corso De Stefanis mentre era ancora in corso il derby, e sul posto sono intervenute diverse ambulanze e mezzi blindati di polizia e carabinieri. È stato l’inizio di una lunga notte di guerriglia nelle strade della città.

Poco dopo le 23, con le persone che stavano lasciando lo stadio, sono scoppiati altri disordini in via Canevari con il lancio di fumogeni, petardi e bottiglie da parte di ultrà a volto coperto e armati di spranghe, cinte e bastoni. Le forze dell’ordine sono intervenute facendo allontanare rapidamente i presenti e chiudendo la strada e hanno poi azionato gli idranti e caricato per disperdere il gruppo e tentare di evitare che le due tifoserie entrassero in contatto. Alla fine hanno utilizzato anche i lacrimogeni.

Intorno a mezzanotte e mezza nuovi scontri sono scoppiati in via del Piano e in via Bobbio, dove le forze dell’ordine hanno nuovamente azionato gli idranti. Un nutrito gruppo di ultrà si è poi spostato verso via Montaldo, incalzato dalle forze dell’ordine.

Altro fronte “caldo” è rimasto quello di corso De Stefanis, dove poco prima di mezzanotte l’attenzione era ancora altissima. Sulla zona dello stadio continui passaggi dell’elicottero per monitorare la situazione dall’alto.

Sempre intorno a mezzanotte sono state chiuse al traffico anche via Bobbio (in direzione mare), via Invrea, corso Buenos Aires e corso Torino in direzione levante e via Toleimaide. In molte strade intorno allo stadio i cassonetti sono stati spostati in mezzo alla carreggiata, diversi i motorini rovesciati.

Una decina di tifosi sono stati fermati e ammanettati dai poliziotti e sono stati portati in Questura. Oltre una decina invece i feriti, tutti lievi, accompagnati negli ospedali cittadini. Numerose le ambulanze delle pubbliche assistenze presenti in zona. La gran parte dei feriti sarebbero poliziotti e carabinieri. Ma i bilanci all’una di notte sono ancora provvisori.

Alta tensione al Ferraris durante il derby

Ad alzare il livello della tensione il gesto di alcuni tifosi in Gradinata Nord che hanno esposto gli striscioni che i tifosi rossoblù avevano rubato in occasione del blitz alla sede degli Ultras Tito Cucchiaroni, una delle tappe fondamentali del climax di tensione sfociato negli accenni di scontri a Marassi poche ore prima della stracittadina.

I “trofei” sono stati srotolati durante il secondo tempo insieme ad altri striscioni. “Furti e devastazioni autorizzate… La verità è che sei da sempre un confidente dichiarato. Scrivi infami ma un mese di carcere per i nostri ragazzi è il vero trofeo di chi ci ha denunciato. Via Armenia 5r infami!”, recita quello esposto in Gradinata Sud firmato dagli Ultras Tito. “In 100 contro 10 avete fatto i leoni, ma a difesa del tuo club non hai avuto i coglioni!”, la risposta in Gradinata Nord, firmata proprio dal club Via Armenia 5r, che fa riferimento all’episodio dell’assalto in passo Ponte Carrega.

Generico settembre 2024

Poi ancora un botta e risposta: “Nessun onore per le bandiere che da ladro scortato hai rubato, questa l’hai persa quando ti abbiamo picchiato!”, firmato Ultras Tito. La replica dei genoani: “Sede Utc la cosa più brutta che ci sia chiedere l’intervento di Digos e Polizia”.

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L’imponente dispositivo di sicurezza organizzato da Prefettura e Questura in vista del match doveva servire non solo a evitare scontri all’esterno del Ferraris, ma anche a impedire l’ingresso di materiale potenzialmente adatto a surriscaldare gli animi.

Il furto, con annessa devastazione della sede, era avvenuto nella notte del 6 maggio subito dopo gli scontri di piazza Alimonda, dove alcuni ultras doriani avevano rubato uno striscione ai genoani mentre la maggior parte erano in trasferta e quelli colpiti da Daspo erano andati a firmare. Il clima era rimasto teso nei mesi successivi fino alla sfida in strada degli scorsi giorni.

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