Interrogatorio di garanzia

Il carabiniere arrestato si difende: “Ho fatto dei controlli per alcuni amici, è stata una leggerezza, non sapevo che uso ne avrebbero fatto”

L'anziano minacciato? "Volevo solo mediare tra conoscenti". Il militare per ora resta in carcere.

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Genova. Lungo interrogatorio di garanzia questa mattina nel carcere genovese dove si trova detenuto per Davide Oddicini, il comandante della stazione dei carabinieri di Cornigliano arrestato giovedì dai colleghi per una lunga lista di reati che vanno dalla corruzione alla concussione, dall’accesso abusivo di atti coperti dal segreto d’ufficio al falso.

Oddicini, assistito dall’avvocato Andrea Testasecca, ha risposto a tutte le contestazioni per le quali la gip Elisa Campagna ha disposto per lui la custodia cautelare in carcere, chiedendo alla Procura ulteriori approfondimenti sulla base di quanto dichiarato.

Circa l’arresto presunto illegale di uno straniero accusato di furto, reato però che era stato qualificato come rapina impropria, Oddicini ha detto che, essendo intervenuto sul posto solo dopo i fatti, si è dovuto basare esclusivamente sulla testimonianza dei presenti, vale a dire del personale del supermercato, tra cui la fidanzata. 

Circa i numerosissimi accessi abusivi alle banche dati, quella delle forze di polizia ma anche quelle dell’Aci e delle assicurazioni, Oddicini ha spiegato che diversi di questi accessi sono stati svolti propriamente perché connessi ad attività di indagine che aveva in corso. “Ha dato nomi e cognomi relativi a questi accessi invitando gli inquirenti a verificare l’esistenza di relativi fascicoli di indagini che non sono stati sequestrati” spiega Testesecca.

Rispetto ad altri ha ammesso di averli fatti perché glielo hanno chiesto alcuni amici. Ha ribadito – ma questo lo avevano accertato gli stessi carabinieri che lo hanno arrestato – di non aver mai preso soldi e ha detto che i lavori fatti dall’amico a casa della fidanzata erano appunti lavori fatti nell’ambito di un rapporto di amicizia.

Non sapevo che uso gli altri avrebbero fatto di quei dati – ha spiegato – è stata una leggerezza, ma si trattava solo di verificare che un’auto aveva avuto un sinistro stradale, non ho mai rivelato segreti di indagine”. Quei controlli, anche se al momento gli investigatori mantengono il riserbo perché l’indagine è ancora in corso, potrebbero essere stati utilizzati per un giro di truffe alle assicurazioni.

Anche rispetto alle minacce a un anziano di denunciarlo se non avesse pagato l’amico carrozziere Oddicini si è difeso spiegando di aver semplicemente agito da mediatore visto che conosceva tutti i protagonisti della vicenda: “Volevo evitare che finissero per denunciarsi a vicenda”.

Al momento Oddicini resta in isolamento in carcere, isolamento dovuto al fatto che essendo un militare non può essere detenuto insieme ai detenuti comuni. Nei prossimi giorni l’avvocato Andrea Testasecca presenterà un’istanza per l’attenuazione della misura cautelare quantomeno con gli arresti domiciliari. Se non verrà accolta, l’ex comandante della Stazione di Cornigliano dovrà essere trasferito in un carcere militare.

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