Genova. Dopo l’uscita di Italia Viva dalla colazione di centrosinistra in Liguria, a seguito della rottura con il M5s di Giuseppe Conte, torna in ballo la partecipazione del partito di Matteo Renzi e Raffaella Paita alla corsa elettorale. Se tecnicamente le liste dei renziani sono escluse dalle urne – la presentazione delle liste è scaduta oggi – sul tavolo resta l’ eventuale appoggio politico del partito, già in essere a livello comunale per quanto riguarda l’attuale giunta genovese.
Su questo si è espresso oggi Marco Bucci, sindaco di Genova e candidato per la lista di centrodestra, che di fatto ha teso la mano alla compagine renziana. Sulla possibilità di chiedere a Paita un supporto esterno, Bucci non si è fatto trovare incerto dai giornalisti durante il suo tour savonese: “Questa è una buona idea – ha commentato – Io ho un ottimo rapporto con lei e con i consiglieri di Italia Viva che sono con noi in maggioranza. Sono contento e orgoglioso che una parte sia con noi e spero che tutto il partito venga si unisca. La porta è aperta senza condizioni, senza Movimento Cinque Stelle, senza Conte, senza chiedere cose impossibili. Noi chiediamo che ci sia l’accordo sulle cose da fare. Paita mi ha molto aiutato in passato: molti progetti che stiamo realizzando sono stati finanziati quando lei era nella commissione infrastrutture al parlamento e sarei monto contento di continuare a lavorare con lei“.
Una svolta che arriva in corsa ma che potrebbe dirottare quella percentuale di voti, attestatasi al 3% nelle ultime elezioni europee, capace potenzialmente di cambiare gli equilibri delle preferenze. Una vera e propria telenovelas politica – più romana che ligure – che sul campo ha lasciato però diversi “caduti” con una vera e propria emorragia di personalità politiche che in queste settimane hanno abbandonato Italia Viva per riposizionarsi nelle liste in sostegno di Bucci, uno su tutti il caso dell’assessore Mauro Avvenente. Ad oggi, però, non è ancora chiaro a chi questo ulteriore colpo di scena possa aver giovato. Alle urne l’ardua e definitiva sentenza.