Il commento

Sfratto anziana, i piccoli proprietari: “Il vero assente è lo Stato, bisogna cambiare narrazione”

Il commento di Valentina Pierobon, presidente del sindacato dei piccoli proprietari immobiliari: “Bisogna promuovere e incentivare il mercato della locazione a canone concordato”

Sfratto anziana novantenne in via Crocco

Genova. “Quello che è successo questa mattina è l’esempio più plastico di quello che andiamo dicendo da tempo. Lo sfratto è una sconfitta dello Stato, unico grande assente in questa vicenda. L’intervento emergenziale del Comune di Genova mette una toppa, ma non può coprire il ritardo della politica su un tema da troppo tempo messo ai margini e nascosto sotto il tappeto”.

Questo il commento di Valentina Pierobon, presidente provinciale di Asppi – associazione sindacale dei piccoli proprietari immobiliari sui fatti di questa mattina a Castelletto, dove lo sfratto di un’anziana donna 90enne e della figlia disoccupata è stato posticipatodopo 24 mensilità non pagategrazie all’intervento del vicesindaco Pietro Piciocchi, che ha  attivato l’amministrazione civica per prelevare dal fondo per la morosità incolpevole 5 mila euro.

Bisogna cambiare narrazione, lo dobbiamo fare per il bene di tutti. La prospettiva con cui si guardano le cose è importante, noi lo abbiamo capito da mesi, difendendo il ruolo anche sociale che può avere chi la casa le mette sul mercato della locazione. Un ruolo che troppo spesso, oramai, è dimenticato dalle istituzioni, relegato ad essere mero antagonista di chi la casa la abita, la necessità, la sogna. E troppo volte la perde”.

valentina pierobon
Valentina Pierobon

Secondo Asppi Genova, quindi, per aggredire un problema sempre più diffuso bisogna iniziare a capire tutti i punti di vista degli attori in causa.“Il racconto dell’emergenza abitativa che da tempo attanaglia la nostra città e il nostro paese non può esaurirsi nei termini di una lotta tra proprietari e inquilini – continua Pierobon – Non basta per tracciare la vera storia che sta dietro a questo dramma sociale e individuale. Dietro ogni sfratto a perderci è anche e soprattutto la collettività, che vede crescere nuove marginalità, con costi sociali ed economici spropositati. E poi sì, anche chi la casa la mette in affitto non ha altro che da perderci quando si arriva allo fratto coatto”.

“L’esecuzione dello sfratto è solo l’ultimo tassello di un percorso molto lungo e faticoso, che per i proprietari di case significa spese, tante, e tasse, tantissime, per un bene che, nel nostro caso, non è un lusso ma solamente il frutto di sacrifici fatti da noi o dai nostri padri e dalle nostre madri, di cui di fatto non possiamo disporre della sua totalità. Il tassello che manca, come troppo spesso accade, e quello dello Stato, che di fatto sta abbandonando tutti, mettendo le persone le une contro le altre, avendo totalmente abdicato al suo ruolo di mediatore e garante del  benessere di tutti”.

“Per questo motivo – conclude Valentina Pierobon – bisogna promuovere e incentivare il mercato della locazione a canone concordato che negli ultimi vent’anni ha rappresentato l’unica politica sulla casa che ha dato la possibilità a tutta quella fascia di popolazione che non ha accesso all’edilizia residenziale pubblica, pur nelle criticità economiche, di poter avere una casa”.

Le proposte di Asppi sono diverse: “Bisogna invertire la tendenza – spiega Pierobon – da un lato è necessario garantire la ristrutturazione e la manutenzione del vastissimo patrimonio abitativo pubblico non assegnato per poterlo mettere sul mercato, mentre dall’altro lato è necessario sostenere con agevolazioni fiscali la locazione a canone concordato, come l’aumento delle agevolazioni Imu e gli incentivi alla ristrutturazione per gli immobili affittati in questo modo. Proposte che sono sul tavolo da tempo e che speriamo possano essere finalmente incluse nell’agenda politica anche in occasione della prossimo consultazione elettorale regionale”

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