Sala stampa

Sampdoria, Pirlo: “Testa piena e poco coraggio, sono mancati soprattutto i più esperti”

Secondo il mister le troppe aspettative per la prima al Ferraris hanno mandato la squadra in tilt

andrea pirlo

Genova. “Mi sembrava di rivedere le prime partite dell’anno scorso: testa piena, poco coraggio, tanta apprensione e con la testa piena non funzionano le gambe”. Andrea Pirlo giustifica la prestazione negativa dei suoi al termine della sconfitta contro la Reggiana con quello che è stato un po’ il leit motiv della prima parte di stagione dell’anno scorso, nonostante la squadra sia decisamente cambiata.

“C’erano segnali sin dall’inizio. Probabilmente ci sono state troppe aspettative durante questa settimana, i ragazzi ci tenevano talmente tanto che arrivi poi a giocarti la partita e se hai troppa pressione non riesci a trasformarla in energia diventa poi difficile”. E anche sul piano fisico, se non ci sei con la testa, rischi di soccombere, sottolinea Pirlo: “Quando hai tanti pensieri, tanta voglia di dimostrare qualcosa e non ci riesci si ripercuote a livello fisico, quella è stata la chiave perché non siamo stati mai lucidi in tutte le occasioni, sempre approssimativi, poche idee, quindi siamo andati un po’ in balia degli eventi. Non deve succedere, dobbiamo togliere pressione a questi ragazzi, sappiamo che devono fare un campionato importante, ma il campionato è lungo, quindi bisogna avere pazienza, tempo”.

Il mister sottolinea: “Sarei il primo a voler giocare con 80.000 persone, poi dopo però ci sono altri ragazzi che magari in questo momento hanno bisogno di inanellare un po’ di fiducia, e dopo un po’ di fiducia riescono anche a esprimersi al meglio, come hanno fatto anche la settimana scorsa o due settimane fa quando abbiamo giocato col Como”.

Per Pirlo se non si possono vincere questo tipo di partite, l’ideale sarebbe non perdere “invece siamo incappati in un errore che ci è costato la partita, però tutto sommato la partita nel complesso è stata fatta male e quindi fortunatamente giochiamo tra tre giorni e avremo bisogno di recuperare questi tre punti e ricominciare daccapo”.

Secondo il mister sono mancati proprio i giocatori più esperti: “Il Ferraris è uno stadio importante e quindi non è sempre facile rimanere indenni da questo tipo di pressione, però sì, loro sono stati i primi a perdere lucidità, ad avere troppe cose nella testa, invece dovrebbe essere il contrario, dovrebbero tranquillizzare anche quelli più giovani invece è stato un trascinamento l’uno con l’altro che ci ha portato a fare una partita sotto tono. Quando hai la testa piena l’idea è difficile tirarla fuori, quindi diventa tutto più difficile perché pensi dopo, non vedi prima il compagno, quindi diventa tutto più difficile e la cosa che ti resta da fare, la cosa più semplice, è il passaggio indietro. Ma avevamo preparato un altro tipo di partita”. Coda e Tutino hanno dialogato poco: “Gennaro stava troppo lontano, lasciava troppo isolato Coda davanti, si faceva marcare dal difensore quando invece doveva andare a trovarsi una zona dove poteva ricevere o poteva attaccare lo spazio. Sono rimasti troppo lontani, hanno dialogato poco, infatti abbiamo avuto poche occasioni per poter sfruttare questo tipo di situazioni”.

Sul rigore, Pirlo non commenta: “Non ho rivisto l’episodio, sembrava un chiaro fallo da rigore, visto che stava calciando in porta. Sono venuti gli arbitri in settimana anche a spiegarci alcune cose, poi, come ho sempre detto, le interpretazioni sono diverse l’uno con l’altro”.

Il cambio di Ghidotti è stato causato da un problema muscolare su un rinvio nel primo tempo a due minuti dalla fine.

A Salerno giocheranno elementi che hanno avuto meno spazio in queste prime due partite. Potrebbe essere il turno di Kasami: “Non è entrato oggi perché in quel ruolo Benedetti era un po’ più offensivo, uno che si butta più negli spazi. Kasami sta bene, si sta allenando bene, avrà il suo spazio come tutti gli altri, però stasera avevo bisogno di uno che attaccasse un po’ di più gli spazi e cercare di entrare un po’ più nell’area. C’è competitività in tutti gli allenamenti, abbiamo la fortuna adesso di giocare tra tre giorni, ci sarà spazio anche per chi ha giocato poco in queste partite, è normale che si devono rubare il posto l’uno con l’altro perché è solo così che si alza il livello della squadra”.

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