Sopralluogo

Radicali in visita al carcere di Pontedecimo: “Si scoppia dal caldo, in forse l’agibilità degli spazi”

Nella struttura sono presenti ad oggi 160 detenuti su una capienza di 96 posti. "Manca un medico da anni, situazione indecente"

Generico agosto 2024

Genova. Ieri una delegazione del Partito Radicale composta da Deborah Cianfanelli, Stefano Petrella, Michele De Lucia, Angelo Chiavarini e Riccardo Monopoli ha visitato il carcere di Pontedecimo dopo essere stata alla Spezia e Marassi negli scorsi giorni. A riceverli la direttrice Paola Penco, il vicecomandante Gentile, la commissaria Fusco e le due nuove educatrici Francesca Cappellari e Grazia Galvagno .

Nella struttura sono presenti ad oggi 160 detenuti su una capienza di 96 posti: 68 donne e 92 uomini, diversi provenienti da Sanremo dove il Padiglione C dei protetti è in ristrutturazione, 79 sono stranieri, in 118 hanno condanna definitiva nonostante l’istituto non sia un penale. Ancora nessun semilibero, ma 6 detenute escono per attività di ristorazione e assistenza in spiaggia: “Da anni non avveniva nulla del genere a Pontedecimo e le interessate sembrano davvero felici di questa esperienza che presto potrebbe essere ampliata”, spiegano gli esponenti radicali. Al maschile 6 detenuti sono impegnati in attività interne nelle manutenzioni del fabbricato e dell’area del carcere.

“Appena ci rechiamo in sezione – prosegue la testimonianza – il passaggio dall’area condizionata degli uffici al caldo rovente è insopportabile: a Spezia già da un anno sono presenti ventilatori in tutte le celle, in alcune anche 3 o 4 visto che ogni detenuto può acquistarne uno (e a chi non è in grado vengono forniti), a Marassi si è provveduto d’urgenza negli ultimi mesi per evitare il peggio, qui non si è pensato di fare altrettanto e i risultati sono pessimi. Le celle sono state aperte durante il giorno anche nella sezione giudicabili al femminile (ma non in quella del maschile) e un unico ventilatore per piano è presente nel corridoio, al maschile si trova nella saletta socialità e in corridoio si scoppia dal caldo, i pannelli alle finestre (da tempo giudicati fuori norma e da rimuovere) sono ancora al loro posto e tolgono aria. Una situazione francamente indecente e tale da mettere in forse l’agibilità degli spazi detentivi in queste condizioni“.

“Un altro grave problema è la mancanza di un dirigente medico incaricato che si protrae ormai da anni: Pontedecimo è affidato al dottor Marco Salvi che si occupa del centro clinico di Marassi e non è quasi mai presente, non dispone di copertura medica h 24 e non vede la presenza di un medico dalle 14 del sabato alle 8 del lunedì. Sono i livelli di assistenza più bassi in tutte le carceri liguri: La Spezia attualmente ha 106 detenuti, ma mantiene l’h 24, Imperia e Chiavari non hanno più di 60 detenuti ciascuno e non dispongono di h24, ma vedono la presenza di un medico anche nei giorni festivi. La morte della detenuta D.S. avvenuta per mancanza di cure adeguate nei mesi scorsi sta a ricordare come si debba finalmente porre rimedio a questa situazione e debba farlo l’Asl”.

“Pontedecimo – ricordano i radicali – è stato progettato e costruito irrazionalmente negli anni ’80 su un declivio, distruggendo gran parte di un parco che era destinato a verde pubblico, e soffre di carenza di spazi interni per attività lavorative e trattamentali, ma ha la particolarità di disporre di un’area esterna (inutilizzata) molto ampia comprendente alcuni fabbricati e un campo sportivo, fin dalla sua apertura si è discusso di come recuperarla per ampliare le attività e migliorare le condizioni detentive, oggi sarebbe opportuno farlo anche riguardo agli spazi per l’affettività a cui la sentenza della Corte Costituzionale ha aperto la strada”.

“La direttrice ci ha illustrato quanto l’amministrazione avrebbe accettato delle sue proposte in merito: una piena e ampia ristrutturazione delle due ali del detentivo con celle più ampie e servizi migliori, lo spostamento dell’area colloqui (ma poco distante dall’attuale e quasi alla fine della salita), un parziale utilizzo dello spazio soprastante il carcere, siamo però ancora molto lontani da un risultato accettabile e occorre che un’attenzione maggiore vi sia posta dalla politica e dagli esperti di edilizia penitenziaria. Intanto sono stati nuovamente rimandati i rifacimenti di copertura (piove da anni agli ultimi due piani) e facciate che cadono a pezzi e la rimozione dei pannelli alle finestre delle celle”.

Generico agosto 2024

Un grande fallimento (a Pontedecimo e altrove) è quello del lavoro interno qualificato – denunciano i radicali – il call center è chiuso da tempo, la tipografia KC impiega un solo detenuto (in passato erano 4), al femminile c’è il laboratorio delle borsine della cooperativa Sc’Art! (con il negozio esterno in Vico Angeli); a La Spezia l’unico laboratorio è stato sacrificato ad altro utilizzo, a Marassi il panificio dell’Italforno (6 posti di lavoro ben retribuiti) ha chiuso a giugno e restano solo i 3 posti della serigrafia (anche questa da pochi giorni dotata di un negozio) e quello del dipendente dell’associazione che cura il teatro.

Un’altra novità importante è l’arrivo dei 3 nuovi educatori (sui 3 previsti) e altrettanto lo è stata quella del ritorno di un mediatore culturale, positivo anche l’accordo con il Cineclub Nickelodeon per un cineforum interno e la dotazione di uno schermo, nuova pavimentazione per il piccolo salone adattato a teatro. Due detenute e due detenuti seguono i corsi del Polo Universitario.

“Resta da riferire della situazione nazionale, ma con un tasso di sovraffollamento del 130% e ormai 64 persone che si sono tolte la vita dall’inizio dell’anno non restano altre misure possibili che quelle deflattive per evitare altre morti e sofferenze alla popolazione detenuta e ai detenenti, a partire dalla proposta di legge sulla liberazione anticipata di Roberto Giachetti che va al più presto riportata in aula e al voto”, conclude il Partito Radicale.

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