Verso un nuovo record?

L’assedio del caldo: a Genova 22 giorni consecutivi di estremo calore. Superata la soglia di attenzione per l’ozono

Nella torrida (e storica) estate del 2003 furono 27. Sino a Ferragosto il bollino resta rosso, massima allerta negli ospedali e nelle strutture sociosanitarie

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Genova. Se non bastassero previsioni e avvisi del Ministero ci pensano i fatti: da giorni ormai Genova, e in generale la Liguria, ribollono sotto una cappa di caldo che in questi giorni di metà agosto ha raggiunto il picco, tanto da spingere il Ministero della Salute a emanare un bollettino che attesta quattro giorni consecutivi da bollino rosso.

L’ondata di calore è pericolosa proprio perché prolungata. Venerdì e sabato il bollino era arancione, dopo giorni alternati a “semaforo” di giallo-arancio, e domenica è passato al livello rosso, che resterà tale almeno fino a mercoledì 14 agosto nel comune di Genova. Le temperature percepite nel comune di Genova hanno superato domenica i 45 gradi, e la situazione è destinata a restare invariata per i prossimi giorni, un po’ come accaduto nella torrida, sino a oggi unica, estate del 2003, quando vennero registrate temperature molto elevate in tutta Italia e, in particolare, nel comune di Genova, per 27 giorni consecutivi. In questo 2024 i giorni consecutivi di estremo calore sono 22, e le conseguenze iniziano a farsi sentire anche nei pronto soccorso.

Crescono gli accessi in pronto soccorso

Domenica in particolare si è registrato un po’ di affollamento, e l’assessorato alla Sanità regionale ha fatto sapere che vi è stato un incremento di accessi in tutta la Liguria e un lieve aumento dei tempi di attesa per i codici meno gravi. L’afflusso in aumento, però, non è prettamente legato agli effetti delle ondate di calore, quanto piuttosto – spiegano ancora dalla Regione – dall’aumento di turisti nella nostra regione.

L’assessorato alla sanità della Regione Liguria e il centro di competenza nazionale per la prevenzione delle ondate di calore, attivo presso Alisa, hanno ricordato le semplici ma importanti regole base: non uscire di casa tra le 11 e le 18 se non in casi di stretta necessità, bere molta acqua, fare pasti leggeri e rispettare le modalità di conservazione di alimenti e farmaci. Evitare l’attività motoria all’aperto, specie nelle ore più calde, indossare vestiti comodi e leggeri, migliorare l’ambiente domestico di lavoro schermando le finestre con tende e oscuranti, viaggiare al fresco, fare particolare attenzione ai più piccoli, lasciandoli all’ombra e proteggerli con crema solare prima di uscire, assicurarsi che gli animali domestici abbiano acqua fresca ed evitare di farli uscire nelle ore più calde.

In questi giorni è inoltre in vigore l’ordinanza del presidente facente funzioni della Regione Liguria che impone il divieto di lavorare tra le 12.30 e le 16.00 nei settori agricolo, florovivaistico, nei cantieri edili ed affini, in condizioni di esposizione prolungata al sole.

Potenziato anche il numero verde regionale InformAnziani 800 593 235, valido su tutto il territorio regionale, che risponde 7 giorni su 7 dalle 8 alle 20 ed è a disposizione delle persone più fragili o anziani in difficoltà per la consegna dei farmaci o della spesa a domicilio. A svolgere il servizio sono i custodi sociali, presenti in tutta la Liguria, a cui si affiancano anche i volontari per il monitoraggio telefonico e per un servizio di compagnia telefonica. Massima allerta anche nelle strutture socio sanitarie e residenziali per tutelare gli ospiti, più fragili, dalle conseguenze del caldo.

Superata per la prima volta quest’anno la soglia dell’ozono

Il problema principale dei prossimi giorni sarà la combinata caldo-umidità: il termometro sulla costa resterà tra i 29 e i 32 gradi, ma gli elevati tassi di umidità aumentano la temperatura percepita, in particolare in città. E proprio in città, per la prima volta in questo 2024, le centraline di Arpal domenica hanno rilevato superamenti della soglia di attenzione dell’ozono (pari a 180 µg/m3 sulla media oraria).

I superamenti sono stati misurati a Genova nelle postazioni di Quarto con il valore di 184 µg/m3 nell’intervallo ore 12 -13 ora solare (quindi 13 -14 ora legale) e nella postazione di Acquasola con il valore di 184 µg/m3 nell’intervallo ore 11 -12 ora solare (quindi 12 -13 ora legale), seguito nell’ora successiva da un altro superamento, pari a 187 µg/m3.

L’ozono è uno degli inquinanti normati dal DLGS 155/2010, riferimento vigente della qualità dell’aria in Italia. A differenza degli altri, però, è un “secondario puro”: non esiste cioè una sorgente di ozono, ma questo gas (tanto prezioso a livello troposferico nel bloccare la radiazione ultravioletta, quanto irritante per uomini, animali e piante negli strati più bassi) si forma direttamente nell’aria che respiriamo dall’interazione di altre sostanze, cosiddette “precursori”, opportunamente combinate dall’azione della radiazione solare.

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