Genova. La Marinella è di nuovo chiusa. A sei mesi dall’apertura, avvenuta alla chetichella il 1° gennaio senza cerimonie inaugurali, lo storico locale sulla passeggiata di Nervi risalente al 1913 ha sospeso l’attività per ferie. E non l’ha più ripresa, nonostante il cartello affisso a fine luglio fuori dal ristorante annunciasse la ripartenza il 14 agosto. In realtà, dopo due settimane, è ancora tutto fermo.
Il motivo? Lavori in corso, come conferma la società. Si è deciso di approfittare della fine dell’estate per portare a termine tutte le finiture senza disturbare i clienti. Il titolare Igor Mendelevich aveva deciso di partire subito con bar e ristorante per farsi conoscere dai genovesi, ma restavano da completare l’hotel 4 stelle superior e il centro benessere. Nove camere con vista mozzafiato sul mare, tutte con vasca idromassaggio (di cui due a filo pavimento) e dotate di ogni comfort. In fase di realizzazione c’è anche un esclusivo servizio di attracco privato per le imbarcazioni. A seguire si terrà un’inaugurazione ufficiale “in grande” di tutta la struttura.
Finora si può dire che l’avventura – partita con mille difficoltà tra Covid, mareggiate e riflessi delle crisi internazionali – abbia faticato a decollare. Su Tripadvisor si trovano 37 recensioni di cui 35 fortemente negative. Anche su Google la media delle 67 recensioni risulta mediocre: 2,7 stelle su 5. Location esclusiva promossa senza esitazioni, però molti si lamentano dei prezzi e non si ritengono entusiasti della qualità del cibo.
Per giunta il bar-ristorante era finito al centro delle polemiche negli scorsi mesi per la decisione, legittima ma evidentemente impopolare, di vietare l’ingresso ai cani. Si confida insomma che la partenza a pieno regime, dopo questo primo assaggio “in sordina”, possa aprire una nuova fase anche sotto il profilo della reputazione.
La società La Marinella 1934 era stata creata nel 2017 da Igor Mendelivich e altri soci per rilanciare il gioiello in stile art-déco in declino da decenni e abbandonato definitivamente dal 2012. Una volta siglato l’accordo col Comune, la mareggiata epocale del 2018 aveva messo in serio pericolo tutto il progetto a quattro giorni dall’avvio del cantiere. Un’ulteriore mazzata era arrivata dal mare nel 2021 a lavori in corso.
L’investimento previsto in origine era di 2,5 milioni, alla fine ne sono serviti almeno 4. Nel frattempo, però, è stato anche rinegoziato il contratto con Tursi: quello iniziale comprendeva una concessione di 20 anni con un canone annuo di 32mila euro nei primi dieci e 64mila euro nei successivi, quello nuovo ha abbattuto il canone alla soglia minima prevista dalla legge (2.500 euro) senza tuttavia allungare la durata della concessione.