La decisione

Via libera (a sorpresa) della Regione alla maxi riqualificazione dei palazzi di via Fieschi: intervento da 62 milioni di euro

La giunta uscente sembrava orientata a rimandare i lavori alla prossima legislatura, complice la delicatezza del momento a livello politico e amministrativo, ma gli uffici hanno dato il via libera

Sedi istituzionali e palazzi e piazze simbolo della città

Genova. Va avanti il maxi progetto di riqualificazione dei palazzi di via Fieschi, sede del consiglio regionale e di numerosi uffici dell’ente. Nonostante pareri politici piuttosto discordanti all’interno della giunta uscente di centrodestra, è arrivato il via libera con un decreto del direttore generale Nicola Giancarlo Poggi, che approva il progetto di fattibilità tecnico-economica vagliato dal Rina, prenota le risorse economiche dal bilancio e dà mandato agli uffici di predisporre gli atti per la gara.

Stando a quanto riportato dall’agenzia Dire, i lavori costeranno poco meno di 62 milioni, iva inclusa, e riguarderanno i civici 15 e 17 di via Fieschi, ovvero due edifici all’interno del complesso anche noto come “Centro dei liguri”. Tecnicamente si parla di un “intervento di efficientamento energetico e miglioramento prestazionale, comprensivo del rifacimento corticale delle facciate”.

Le risorse verranno reperite dal capitolo energetico del Pr Fesr 2021-2027, costituito da contributi comunitari, statali (anche attraverso parte di Fondi di sviluppo e coesione) e regionali. La giunta nelle ultime settimane aveva dibattuto molto sulla possibilità di andare avanti o meno con il progetto, anche alla luce dell’ingente costo, e l’idea sembrava quella di evitare l’approvazione a legislatura conclusa e attendere il prossimo ciclo amministrativo, complice i tanti dipendenti pubblici che lavorano nei due palazzi e la delicatezza del momento a livello amministrativo.

Gli uffici avrebbero però ribattuto con la necessità di intervenire anche per questioni di sicurezza, sia degli edifici stessi che delle persone che vi lavorano. L’intervento era stato inserito nel Programma triennale dei lavori pubblici 2024-2026 e la giunta aveva approvato anche le risorse per la progettazione. L’ipotesi era quella di individuare le opere più urgenti in questo senso e di rimandare il resto a tempi politicamente più stabili, ma nel provvedimento licenziato dal direttore generale non si menziona questa priorità e si dispone di spalmare le spese a partire dal bilancio di quest’anno e fino a quello del 2028.

Nella lunga lista di interventi figurano la sostituzione dei serramenti, la riqualificazione dell’impianto di climatizzazione, la sostituzione integrale dell’illuminazione con sorgenti a led, l’isolamento termico, l’installazione di un impianto fotovoltaico, la sostituzione degli ascensori e l’installazione di sistemi oscuranti per le finestre.

Più informazioni

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.