La tragedia

Incidente in A12: il dolore per la morte di Fily Keita, giovane calciatore e volontario della Croce Rossa morto sulla A12

Il 26enne originario del Mali da anni ormai viveva alla Spezia. I colleghi volontari: "Non ci sono parole per questa tragedia". Cordoglio dello Spezia Calcio Popolare: "Eternamente uno di noi"

fily keita

Genova. Si chiamava Fily Keita, aveva 26 anni ed era originario del Mali, ma da anni ormai viveva alla Spezia, dove oltre a lavorare per una società era un attivo volontario della Croce Rossa. È lui la vittima del terribile incidente stradale avvenuto giovedì pomeriggio sulla A12, tra i caselli di Lavagna e Sestri Levante, all’uscita della galleria Santa Giulia.

Keita era al volante di un furgone quando, per motivi ancora al vaglio della polizia stradale, è finito sulla corsia di emergenza, scontrandosi con un furgone (vuoto) fermo in emergenza per lavori alla recinzione autostradale. L’urto è stato violentissimo: quando i vigili del fuoco sono riusciti a estrarlo dalle lamiere non c’era ormai più nulla da fare.

La notizia della morte di Keita, che ha lasciato la giovane moglie, ha sconvolto tutti coloro che lo conoscevano e gli volevano bene. Distrutti i colleghi che dal 2020 hanno condiviso con lui i turni in Croce Rossa alla Spezia: “Non ci sono parole adeguate davanti a una tragedia del genere. Fily era entrato in Croce Rossa nel 2020 e aveva continuato il suo percorso con determinazione ed entusiasmo fino a diventare un soccorritore in ambulanza. Tutti i nostri volontari lo ricordano come un ragazzo solare e sempre pronto a dare una mano. Il suo ricordo resterà per sempre nei nostri cuori”.

Keita da tre stagioni giocava anche nello Spezia Calcio Popolare, società spezzina di Seconda Categoria. Sulla pagina Facebook della società è stata condivisa una foto del 26enne con indosso la maglia e il pugno alzato in segno di vittoria: “Ti vogliamo ricordare cosi, sorridente dopo una vittoria. Ciao Fily, eternamente uno di noi”.

La procura intanto ha disposto accertamenti sul corpo del giovane per accertare le cause delle morte e chiarire se l’invasione della corsia di emergenza sia da imputare a un malore. Keita, quando è stato estratto dall’abitacolo, aveva in mano un telefono che è stato sequestrato e verrà analizzato.

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