Le indagini

Depuratore di Quinto, a causare lo sversamento un flusso anomalo: indaga la Procura

In attesa dei risultati dei campionamenti resta il divieto di balneazione su circa 3 km di spiagge del levante

guasto depuratore quinto

Genova. Sarebbe stato un flusso anomalo di fluidi a monte del depuratore a provocare il copioso sversamento di liquami in mare che ha interessato ieri pomeriggio il tratto di mare davanti a Quinto.

Immediatamente Arpal ha effettuato i primi campionamenti sulle acque e in serata il Comune di Genova ha istituito il temporaneo divieto di balneazione  su circa 3 km di costa tra Quarto e Quinto. I risultati dei campionamenti dovrebbero arrivare nella giornata di oggi.

La Procura di Genova è in attesa della prima relazione da parte di Arpal e Guardia Costiera e degli stessi tecnici di Iren e aprirà subito dopo un fascicolo per reati ambientali.

 Secondo quanto appreso da Iren il 27 luglio era già stato attivato il by pass parziale (comunicato al Comune di Genova) a seguito di un primo flusso anomalo di fluidi.

Ieri tuttavia neppure l’attivazione del bypass è stata sufficiente, così ad essersi attivata è stata la condotta di emergenza che è molto più corta del bypass e scarica a circa 200 metri dalla costa, come si è visto dalle immagini.

 “Le approfondite verifiche hanno escluso la presenza di rotture o falle nella condotta – spiega Iren in una nota – Secondo una prima ricostruzione, lo sversamento in mare è riconducibile all’attivazione estemporanea della condotta di emergenza entrata in funzione, come previsto dalle norme di sicurezza, a seguito di un flusso esterno ed anomalo di fluidi proveniente dalla fognatura a monte dell’impianto. Pochi giorni fa si era verificato un primo episodio analogo che aveva comportato, come previsto dalle norme, la messa in bypass parziale del depuratore di Quinto. L’attivazione della condotta di emergenza è quindi legata al ripetersi di un secondo caso simile in poco tempo”. 

I tecnici di Ireti stanno quindi conducendo controlli estesi sulla rete fognaria a monte del depuratore per ricostruire la provenienza di tale flusso anomalo.

Ed è proprio su questo che si concentreranno dalle prossime ore le indagini della Procura. L’ipotesi degli investigatori potrebbe essere che siano stati scaricati nelle fogne fluidi e sostanze non autorizzate – quantomeno in quella quantità – che hanno mandato in tilt il depuratore attivando la condotta di emergenza.

Intanto al momento in attesa dei risultati dei primi campionamenti resta il divieto di balneazione nelle spiagge tra Quarto e Quinto comprese tra i seguenti punti:

Capo San Rocco: da Via Capo San Rocco ai civici 8 – 10 di Via Quarto – lunghezza metri 547

Via Quarto: dai civici 8 – 10 di Via Quarto a m. 50 ad est del civico 14 di Via Quarto – lunghezza metri 294

Depuratore Quinto: da m. 50 ad est del civico 14 di Via Quarto al lato Ovest del depuratore di Quinto – lunghezza metri 566

Divisione Acqui: da lato Est del depuratore di Quinto all’asse di Via Divisione Acqui – lunghezza metri 575

Via Gianelli: da asse di Via Divisione Acqui al lato Ovest del civico 25 di Via Gianelli – lunghezza metri 618

Via Flecchia: da lato Ovest del civico 25 di Via Gianelli a Via Flecchia – lunghezza metri 699

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