Il punto

Dopo lo sgombero la Buridda riparte dalla piazza: “Ci riprenderemo tutto, hanno paura di noi” fotogallery

L'assemblea pubblica in piazza San Lorenzo ha raccolto la solidarietà di tutte le realtà antagoniste della città

Assemblea Burrida

Genova. Una lunga e partecipata assemblea pubblica ieri sera in piazza San Lorenzo ha proseguito la mobilitazione degli autonomi del Laboratorio sociale occupato autogestito Buridda, sgomberato lo scorso martedì dalla sede di corso Montegrappa, dopo che l’Università di Genova, proprietaria dell’immobile, ha destinato l’ex Magistero ad bando regionale per la realizzazione di uno studentato.

“E’ il momento di riunire le lotte in questa città dove gli spazi sociali fanno paura perché sono luoghi di pensiero libero, contro cultura, inclusione e conflitto“. Queste le parole che hanno introdotto una lunga serie di interventi portati in piazza dai rappresentanti delle diverse realtà antagoniste genovesi, insieme al mondo dell’associazionismo e di alcuni rappresentati politici.

Le parole d’ordine sono state la solidarietà alla realtà della Buridda, attiva da oltre 21 anni a Genova, e “sopravvissuta” a due sgomberi arrivati, il primo, nel 2014, sotto la giunta guidata da Marco Doria, e il secondo pochi giorni fa. In tanti hanno ricordato come le vere motivazioni dello sgombero sono di carattere politico, più che urbanistico: “Lo sgombero è arrivato non solo per speculare ancora su un luogo della città, ma perchè questi spazi danno fastidio”, ha ricorda una rappresentante del centro sociale Pinelli, ad oggi l’unico rimasto in città.

E poi la solidarietà dei gruppi antagonisti come Zapata, Aut Aut, Collina, Calp e Genova Antifascista: “Pensate a quante cose si potevano fare con i soldi del Pnrr in questa città invece di sgomberare – è stato ricordato al microfono durante l’assemblea partecipata da oltre 300 persone –  Quanti studentati si potevano fare nei tanti posti fatiscenti che sono sparsi nella città”. “Non basta uno sgombero, noi continueremo a resistere, lottare, insieme lottiamo e combattiamo contro il fascismo e contro la repressione e contro il capitalismo”, ha aggiunto il rappresentante di Genova Antifascista.

In piazza anche Selena Candia (Lista Sansa) e Gianni Pastorino (Linea Condivisa), oltre che Rifondazione Comunista: “A Genova servono tante Buridda – ha detto Pastorino nel suo intervento – E oggi più che mai c’è necessità di ricucire i rapporti tra le tante realtà di lotta e le forze politiche che in questi anni si sono opposte a questo modo di fare politica. Noi ci siamo”.

Nei prossimi giorni proseguiranno le iniziative organizzate dagli attivisti del Buridda, che hanno promesso una lunga estate di movimento e battaglie per arrivare ad un “autunno caldo” che culminerà in una grande manifestazione nazionale a Genova.

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