Genova. Il faro della procura in queste ore è arrivato anche sulla moria di patelle e lumache di mare registrata nei giorni scorsi tra Nervi e Quinto, giorni in cui dal depuratore di Quinto si sarebbero registrate le prime anomalie che avrebbero poi portato al grosso sversamento di fanghi in mare a poche decine di metri dalla costa, verificatosi lo scorso 1 agosto.
La segnalazione del ritrovamento di manciate di patelle e lumache di mare morte è arrivata il 30 luglio, attraverso i social: un bagnante ha infatti pubblicato foto di decine e decine di molluschi morti avvistati nella spiaggia dell’Assunta, tra Nervi e Quinto, distante qualche centinaio di metri dal depuratore in questione.
Un fatto che inizialmente ha suscitato poco clamore ma che poi, con le notizie arrivate a seguito dallo sversamento di liquami provenienti dal depuratore proprio di Quinto, ha preso un altro valore, portando la procura genovese ad approfondire e indagare anche questo aspetto che potrebbe essere legato in qualche modo all’incidente del depuratore
Incidente che, come si è scoperto solo successivamente, nei fatti è arrivato dopo una serie di anomalie che si sarebbero verificate a partire dal 27 luglio, vale a dire quattro giorni prima dello sversamento di giovedì e tre giorni prima del ritrovamento dei molluschi morti sul litorale di Quinto. Secondo quanto poi emerso dalla procura dopo i flussi anomali, il 29 luglio si sarebbero verificati i primi sversamenti in mare.
Una cronologia degli eventi, emersa solamente dopo la “esplosione” dei fanghi in mare, che così ricostruita potrebbe essere coerente e quindi aprire un nuovo ventaglio di ipotesi e di dubbi. Al momento non ci sono conferme che la moria di molluschi sia in qualche modo collegata a questi guasti, ma le tempistiche corrisponderebbero, tanto che ad oggi non si può escludere, fino a prova contraria, che i due fatti siano in qualche modo collegati. Anche perché, se è vero che la temperatura del mare è anomala, ad oggi non sono arrivate notizie simili da altre parti del litorale genovese. Ed è per questo che tra i residenti della zona e i tanti frequentatori delle spiagge urbane del quartiere è scattato l’allarme inquinamento.
