Esame a vista

Alberi tagliati a Brignole, la guardia forestale del WWF: “Tronchi sani”

I controlli a vista sugli alberi tagliati stanotte sembrano escludere malattie come la carie del legno

Genova. Camminando sui marciapiedi di viale Thaon di Revel il profumo di legno e resina colpisce subito le narici. Ai lati della strada le aree transennate delimitano gli spazi riservati ai residui dei pini tagliati durante la notte e in corso di rimozione da parte degli operai di Aster.

I monconi aumentano, come da programma. Con uno sguardo se ne contano sette. In tutto saranno 15: 12 sul lato Nord di viale Thaon di Revel, quindi verso la stazione (quattro nel lato di Levante, otto in quello di Ponente), uno sul lato Sud, lato via Fiume, un altro si trova all’angolo tra via Cadorna e via Fiume. A questi, tutti pini domestici, si aggiunge un pino d’Aleppo nell’aiuola tra il viale e il limite di piazza Verdi.

La motosega opera sugli alberi che lo Studio Verde di Torino, incaricato da Aster di analizzare lo stato di salute delle piante in viale Thaon di Revel, ha definito ad alto rischio crollo dopo i test di maggio che Genova24 ha pubblicato ieri. Test contestati dalle associazioni ambientaliste che chiedevano contro-analisi e di valutare possibili soluzioni alternative.

Tre alberi sono stati dichiarati irrecuperabili solo con la misurazione della densità del fusto, tutti gli altri hanno evidenziato un fattore di stabilità complessivo inferiore a 1, che è la soglia minima di sicurezza. Le analisi risalgono ad aprile dopo il crollo di un pino che era avvenuto durante la notte. Per questo i membri della consulta del verde hanno contestato le tempistiche con cui è avvenuta la convocazione per comunicare la notizia: il 14 agosto, cinque giorni prima dell’inizio dei lavori.

Guglielmo Jansen del WWF Genova, guardia forestale che nel 2018 aveva multato la ditta che aveva steso cemento sopra le radici per i camminamenti tra le aiuole danneggiandole ed esponendo gli alberi a un degradamento che avrebbe potuto portare a questa emergenza, questa mattina ha controllato i tagli di stanotte e rileva che la situazione è la stessa di ieri: “Per quanto riguarda carie e patologie le piante ne sono esenti, non c’è proprio nessun segno rilevabile a occhio nudo. Il legno è perfetto e la cosa singolare è che lo sono anche i due pini tagliati verso il semaforo che erano stati classificati in classe D e se non ricordo male erano stati indicati come colpiti da carie”.

L’esperto Gian Pietro Cantiani (intervistato da Genova24) ha parlato di ancoraggi radicali e di possibilità di salvare le piante, come è successo in altre regioni italiane, ma Aster, attraverso il responsabile del verde, ha spiegato come sia difficilmente praticabile in una zona a forte urbanizzazione e con i sottoservizi.

I presidi degli ambientalisti continuano e gli esponenti del Circolo Nuova Ecologia chiedono anche verifiche su quanto avvenuto dal 2018 a oggi. L’ipotesi è un danno erariale. Il Circolo ha presentato un esposto alla procura.

Sia l’assessore comunale Mauro Avvenente, sia Aster hanno rassicurato sulla messa a dimora delle nuove alberature della stessa specie.

 

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