Polemica

Traduttore Google in ligure, Viale (Lega): “Tanti errori, si rischiano danni irreparabili”

La consigliera presenta un'interrogazione in Consiglio: "Valorizzare il lavoro svolto dalle associazioni culturali nei numerosi dizionari"

Sonia Viale Consiglio Regionale

Genova. Ancora polemiche sul traduttore di Google Translate che ha recentemente integrato il ligure e altre lingue minoritarie, scatenando un acceso dibattito tra esperti e attivisti. A prendere posizione ora è anche la Lega che ha presentato un’interrogazione in regione tramite la consigliera Sonia Viale.

“Pur comprendendo l’importanza che le hanno attribuito ponendola all’interno di in un traduttore automatico usatissimo, che in questo modo valorizza le nostre tradizioni locali, non si possono però non notare i tanti errori di traduzione del sistema, sia nella grafia delle parole, che non ne rispetta la pronuncia, che nell’uso di termini inesistenti e che vengono introdotti deliberatamente per deliranti motivi etimologici”, scrive Viale.

Gli esempi sono gli stessi citati in questi giorni dal presidente di A Compagna Franco Bampi e dal presidente della Consulta Ligure Giorgio Oddone, i più attivi contestatori del nuovo servizio di Google. Parole come deçixon, satisfaçion ed exerçito, proposte dal traduttore che attinge ai testi open source disponibili online, non convincono perché si basano su forme letterarie ormai lontane dalle voci del parlato, sempre più influenzate dall’italiano.

“La lingua ligure – prosegue Viale – è ricca di espressioni idiomatiche che spesso non hanno traduzioni letterali e che richiedono una comprensione culturale che i traduttori automatici potrebbero non avere. Se si prova a inserire nell’applicazione frasi in italiano da tradurre in ligure, vengono fuori traduzioni inventate o in una lingua che nessuno ha mai parlato in Liguria”.

“Il rischio”, secondo la consigliera leghista, “è che molti amanti della lingua ligure utilizzino il traduttore senza sapere che queste traduzioni sono scorrette e che vadano a diffondere un idioma mai parlato creando un danno culturale irreparabile al nostro territorio, alle nostre comunità e alle nostre tradizioni. Visto che ci sono ampi margini di miglioramento, si potrebbe valorizzare il lavoro svolto dalle associazioni culturali liguri nei numerosi dizionari della nostra regione Italiano – Xeneixe (sic), che sarebbero una base perfetta per l’applicazione. Per questo ho depositato un’interrogazione in Consiglio regionale dove chiedo alla Regione quali azioni si intendano intraprendere per tutelare la nostra cultura dalla scorretta traduzione che ne fa l’applicazione e per segnalare a Google il possibile utilizzo dei nostri dizionari e di una grafia coerente”.

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