La richiesta

Toti ai domiciliari attende gli incontri con gli alleati, i parlamentari M5s: “Riceva anche noi”

Luca Pirondini e Roberto Traversi hanno inviato un'istanza alla gip per chiedere di essere autorizzati a incontrare il presidente della Regione sospeso nella sua abitazione di Ameglia

traversi pirondini

Genova. “Giovanni Toti riceva anche noi”. La richiesta arriva dai parlamentari liguri del Movimento 5 Stelle, Luca Pirondini e Roberto Traversi, che sabato mattina hanno inviato al tribunale di Genova un’istanza per poter incontrare il presidente sospeso.

“Diverse volte Toti ha fatto richiesta, esaudita, di poter ricevere in visita esponenti del centrodestra regionale e nazionale – scrivono Pirondini e Traversi – Nella lettera che ieri ha inviato al suo avvocato, Toti scrive che tornerà a incontrarsi con gli amici del suo movimento politico, gli alleati e tutti coloro che potrà vedere per parlare di futuro. Lunedì è probabile che incontri anche Salvini. Bene, vogliamo incontrarlo anche noi”.

Il riferimento è appunto all’istanza presentata dall’avvocato di Toti, Stefano Savi, per avere il via libera a nuovi incontri politici nella sua abitazione di Ameglia, dove resta ai domiciliari dopo il no del Riesame alla revoca. I primi a incontrarlo saranno i fedelissimi Giacomo Giampedrone e Marco Scajola, che hanno già avuto possibilità di fargli visita per discutere della strategia e delle mosse politiche lo scorso giugno. Oltre a loro, Toti ha espresso il desiderio di incontrare anche il vicepremier Matteo Salvini.

“Gradiremmo – dichiarano i parlamentari pentastellati- anche noi essere autorizzati a recarci a casa sua per poter conferire con lui ‘su temi di interesse pubblico e attualità politica’, come scrive nella sua lettera, ma soprattutto per dirgli una cosa: di dimettersi per salvaguardare il futuro della nostra regione”.

“Al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Genova – concludono Pirondini e Traverso – abbiamo chiesto di poterlo incontrare perché vorremmo anche noi avere il privilegio di conferire con il presidente per rappresentargli la nostra preoccupazione derivante dalla paralisi a cui è costretta la Liguria a causa del suo comportamento. Paralisi che può costare molto cara ai cittadini liguri per ciò che riguarda la sanità, le infrastrutture, i fondi del Pnnr e altri temi ancora. Il futuro di cui parla Toti è il voto, ed è per questo che dovrebbe dimettersi”.

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