Genova. Disagi in vista per le giornate di giovedì 4 e venerdì 5 luglio per il confermato sciopero dei lavoratori dei porti proclamato a livello nazionale per la tutela del contratto collettivo.
La protesta scatta alla mezzanotte di mercoledì, mentre a partire dalle 4 inizierà il presidio ai varchi portuali (Psa G.P; Varco di Ponente; Ponte Etiopia; Varco San Benigno/Albertazzi/Passo nuovo). Nella giornata di venerdì 5 luglio, con orario ancora da definire, sarà indetta un’assemblea generale di tutti i lavoratori portuali a Ponte Etiopia per informare lavoratori e cittadini sullo stato della trattava in corso.
Inevitabili le ricadute sul traffico, a poco più di una settimana dalla manifestazione organizzata dai portuali del Calp, dai movimenti studenteschi Osa e Cambiare Rotta, dai sindacati di base USB contro la guerra e in solidarietà al popolo palestinese, manifestazione che ha comportato il blocco dei varchi e paralizzato il ponente cittadino.
Lo sciopero di 48 ore indetto per il 4 e il 5 luglio da Filt Cgil – Fit Cisl -Uiltrasporti nazionali si terrà in tutti i porti italiani a sostegno della trattava per il rinnovo del contratto nazionale dei porti, scaduto a dicembre. Secondo le organizzazioni sindacali, la proposta delle controparti è ancora insufficiente dal punto di vista economico: la perdita del potere di acquisto dei salari deve essere necessariamente recuperata. Il rinnovo del CCNL è importante non solo per la parte economica ma anche per il ruolo centrale che occupa il contratto per la salvaguardia del sistema di lavoro portuale e la difesa della dignità dei lavoratori.