Rapporto

Sanità, Liguria promossa per garanzia dei Lea ma peggiorano gli indicatori della prevenzione

I dati del monitoraggio del ministero della Salute: in tutto sono 13 le Regioni italiane che ottengono la sufficienza piena

ospedale letti

Genova. La Liguria risulta tra le Regioni italiane promosse nel 2022 per la garanzia dei Lea, i livelli essenziali di assistenza nella sanità. È quanto emerge dall’ultimo monitoraggio del nuovo sistema di garanzia del ministero della Salute, compilato prendendo in considerazione 88 indicatori suddivisi in macro-aree: prevenzione collettiva e sanità pubblica, assistenza distrettuale, assistenza ospedaliera, contesto per la stima del bisogno sanitario, equità sociale, percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali.

La Liguria si colloca così nel gruppone delle 13 Regioni che – su una scala da 0 a 100 – hanno ottenuto almeno la sufficienza nei tre ambiti principali: prevenzione (61,41), distrettuale (86,61) e ospedaliero (77,49). Promosse anche Piemonte, Lombardia, Provincia autonoma di Trento, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Puglia e Basilicata. Sufficienti solo nell’area ospedaliera Calabria, Sicilia e Sardegna. Bocciata su tutti i fronti la Valle d’Aosta.

L’area della prevenzione è quella più critica secondo i dati del ministero: il punteggio è sceso da 73 a 61,4 rispetto all’anno precedente e la copertura vaccinale contro morbillo, parotite e rosolia non raggiunge la soglia di accettabilità. Inoltre 5 indicatori su 6 registrano punteggi in peggioramento.

Nell’area distrettuale l’unico indicatore che non raggiunge il livello di sufficienza è quello relativo ai ricoveri ripetuti in psichiatria. Si osserva il miglioramento dell’indicatore relativo all’assistenza domiciliare, il cui punteggio passa da 67,9 del 2021 a 83,3 del 2022.

Nell’area ospedaliera si evidenzia un indicatore sotto la soglia di sufficienza, ossia quello relativo alla percentuale di pazienti over 65 con diagnosi di frattura di femore operati entro due giorni che nel 2022 ha un punteggio pari a 27,6, sostanzialmente stabile rispetto all’anno 2021 (28,7). L’indicatore sui parti cesarei è in miglioramento rispetto all’anno 2021 e raggiunge la sufficienza (66,0).

Il rapporto contiene dati anche sulle liste d’attesa, relative però soltanto alla classe di priorità B, cioè prestazioni da eseguire entro 10 giorni. In Liguria l’82,04% viene erogato in tempi corretti, dato in linea con la media nazionale (80,24%) ma in peggioramento rispetto al 2021 come in altre dieci Regioni.

“Ancora una volta, nonostante i vani tentativi di strumentalizzazione politica, Regione Liguria ottiene dal ministero della Salute punteggi al di sopra della soglia di adempienza in tutte e tre le aree di assistenza e con una crescita ulteriore rispetto agli ultimi report – commenta l’assessore regionale Angelo Gratarola -. La sanità ligure si conferma ancora una volta capace di dare risposte concrete ai cittadini, inserendosi tra le Regioni che hanno raggiunto la sufficienza nella capacità di garantire pienamente ai cittadini i livelli essenziali di assistenza. Il risultato poi è particolarmente soddisfacente se si considerano i bisogni della popolazione ligure, tra le più anziane d’Europa, che richiede un’attenzione particolare nella presa in carico ai fini dell’assistenza”.

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