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Saldi al via anche in Liguria tra incognita meteo e concorrenza online: “In sconto merce che ancora non abbiamo finito di pagare”

Sconti e promozioni dureranno 45 giorni, ma il meteo instabile ha rallentato le vendite della stagione, che di fatto sta iniziando adesso. I dubbi e i timori dei commercianti

Saldi a Genova 2023

Genova. Primo giorno di saldi anche in Liguria, e il meteo mai come quest’anno fa partire vendite e sconti in salita. Dopo settimane di pioggia e tempo instabile, infatti, arrivano le prime vere giornate di sole e mare a richiamare potenziali clienti in spiaggia. A questo si aggiunge poi che proprio il clima ha rallentato non poco le vendite soprattutto sul fronte abbigliamento, con costumi, prendisole e abiti estivi rimasti a languire sugli scaffali. Morale: per molti commercianti gli sconti partono in concomitanza con il periodo in cui si potrebbe iniziare a vendere le collezioni già ordinate e pagate a prezzo pieno.

“La stagione di fatto sta partendo adesso, perché tra tutti i problemi che ci già ci sono in termini di spesa e concorrenza, il meteo ha inciso molto sul nostro lavoro – conferma Manuela Carena, presidente ligure di Federmoda Confcommercio – dobbiamo scontare subito merce che dobbiamo ancora finire di pagare e pagata a prezzo intero al produttore, va da sé che questo crea grossi problemi: abbiamo venduto troppo poco quest’anno per far tornare i conti”.

In Liguria gli sconti e le promozioni nei negozi dureranno 45 giorni e termineranno lunedì 19 agosto. La data di inizio, così come stabilito in sede di Conferenza dei presidenti delle regioni e province autonome-Cinsedo, dal 2023 è stata unificata su quasi tutto il territorio nazionale, una decisione che non convince le associazioni di categoria: “Ribadiamo come ogni anno che le date sono sbagliate, non hanno senso così anticipate – sottolinea Carena – d’altronde tenendo conto delle vendite promozionali e dell’e-commerce credo sia anacronistico parlare ancora di saldi. E avere una data unificata a livello nazionale è da un certo punto di vista una piccola vittoria. Se ogni Regione potesse agire in autonomia noi potremmo anche spostare a settembre, come chiedono alcuni, ma Piemonte e Lombardia magari inizierebbero ugualmente a luglio. Non è così semplice posticipare”.

I commercianti da tempo chiedono una finestra temporale più ampia di vendite “tradizionali” per ammortizzare la concorrenza rappresentata dall’e-commerce e dalle vendite promozionali che si moltiplicano nel corso dell’anno: non a caso, da regolamento, proprio le vendite promozionali sono vietate a partire da 40 giorni prima, e dunque dal 27 maggio. A questo si aggiunge il clima sempre più imprevedibile e la sempre più ridotta capacità di spesa dei potenziali clienti a causa dell’aumento del costo della vita.

“Per parlare di saldi bisogna avere un master – è il commento del segretario generale della Camera di Commercio di Genova, Maurizio Cavigliai commercianti vedono molto diversa la parola ‘saldi’, la maggior parte pensa che una partenza anticipata non sia un vero saldo ma che metta in difficoltà chi deve svendere prodotti che non hanno ancora iniziato a vendere. Sono però molto positivo e ottimista per i nostri giovani: sono estremamente consapevoli della sostenibilità dei loro acquisti, e sanno che ordinare qualcosa online facendosi arrivare un pacco con imballaggi di plastica e cartone non è molto sostenibile”.

Ma come sopravvivere stretti tra la concorrenza dell’e-commerce, budget ridotto e clima incerto? “L’unico modo, a livello di negozi di vicinato, è specializzarsi il più possibile, il negozio di moda generalista è morto da tempo – conclude Carena – noi commercianti non abbiamo scuse da questo punto di vista, abbiamo avuto tanto tempo per farlo, bisogna rivolgersi a un segmento ben preciso, fare ricerca, tenere in negozio un’offerta che sia difficile da reperire da altre parti, brand più di nicchia che non si trovano facilmente nella grande distribuzione e online, puntare sul servizio e la qualità e costruire un rapporto fatto di conoscenza e fiducia con i clienti. Proprio a loro chiediamo di venire a comprare sotto casa, senza aspettarsi sconti estremi, soprattutto le prime settimane: impossibile partire già con il 50%, ma è un segnale di serietà. Invitiamo i genovesi a scegliere il negozio sotto casa e di fiducia, si avrà uno sconto minore, ma si è certi di cosa si sta comprando, della qualità e della provenienza di ciò che si acquista”.

Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio, quest’anno per l’acquisto di capi scontati ogni famiglia spenderà in media 202 euro, pari a 92 euro pro capite, per un valore complessivo di 3,2 miliardi di euro. Per incentivare gli acquisti, il Comune di Genova anche quest’anno ha previsto per i primi due week-end di saldi la sosta gratuita nelle blu area e nelle isole azzurre.

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