Commercio

Da Pontedecimo ad Albaro, Poldo riapre la Pasticceria Svizzera

La storica Pasticceria Svizzera di via Albaro aveva chiuso i battenti a fine marzo. "Proporremo le ricette del fondatore Vital Gaspero, dalle quiche lorraine al panettone gastronomico"

poldo

Genova. Da Pontedecimo ad Albaro all’insegna del gusto e della storia, Francesco Crocco, il patron di Poldo, riapre la Pasticceria Svizzera.

La Pasticceria Svizzera di via Albaro riapre grazie a Poldo le sue porte: le aveva chiuse alla fine di marzo 2024 dopo il passaggio di proprietà al marchio Hi Food del gruppo Volpi a causa dei risvolti del crack Qui!Group, la società gestita dalla famiglia Fogliani. Crocco, attivissimo imprenditore nell’ambito del commercio, con il suo socio ha deciso tempo fa di rilevare la Pasticceria Svizzera, dopo aver letto le notizie dell’ennesima crisi.

In queste settimane si stanno ultimando alcuni lavori di sistemazione del locale, la cui fondazione risale al 1910. L’apertura è prevista entro la fine di luglio. “Potrebbe essere tra una settimana come a fine mese – spiega Crocco – mentre l’inaugurazione vera e propria arriverà a fine settembre”.

pasticceria svizzera

I dipendenti saranno nuovi rispetto a quelli già ricollocati da Hi Food. Si tratterà di addetti di esperienza e di nuove assunzioni. Poldo ha messo a punto la squadra nelle ultime settimane.

Il brand resterà quello storico di Pasticceria Svizzera, affiancato a quello altrettanto “cult” per i genovesi, di Poldo. Ma ci sarà un’attenzione filologica alla narrazione gastronomica dell’attività di Albaro.

“Abbiamo contattato la signora svizzera che per 40 anni ha gestito la Pasticceria prima del passaggio di proprietà e ci siamo fatti raccontare le ricette del fondatore engadinese, quindi proporremo alcune specialità storiche del negozio, come le quiche lorraine e il panettone gastronomico e le proporremo insieme ai nostri pezzi forti”, racconta Crocco.

Pasticceria Svizzera, la storia

La Pasticceria Svizzera era stata aperta nel lontano 1910 da Vital Gaspero, originario dell’Engadina, nel palazzo che aveva ospitato il poeta inglese George Byron. Era una delle ultime testimonianze della pasticceria mitteleuropea che a Genova si è mischiata con la tradizione dolciaria locale: rinomati sono sempre stati il pandolce, le praline, i confetti e la torta Sacher.

Negli anni Sessanta l’attività è stata rilevata dalla famiglia Bertelli e nel 2010 la bottega, rimasta preservata nelle sue caratteristiche peculiari di inizio Novecento, era entrata nel gruppo dei Locali storici d’Italia.

Il locale era entrato poi nell’orbita di Gregorio Fogliani ed era rimasto coinvolto nel crac della Qui!Group. Nel 2019, dopo alcuni mesi di chiusura, la Pasticceria Svizzera è stata rilevata dalla HiFood, insieme al Moody, e ha ripreso l’attività. Fino a marzo 2024.

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