Genova. Mattinata difficile in via Costanzi, a Genova, dove è fallito, e quindi rinviato, il trasferimento delle famiglie di migranti ospitate all’ex ostello della gioventù del Righi.
Il trasferimento dei migranti era previsto alle 9 di questa mattina – raccontano dal coordinamento delle associazioni di Oregina e Lagaccio, che si è occupato in queste famiglie di promuovere l’accoglienza dei migranti – ma i 60 ospiti, per lo più famiglie con bambini, si sono rifiutati di lasciare la struttura.
Non ci sono state situazioni di disordine o di tensione vera e propria: si è trattato di semplice resistenza passiva. Tuttavia non sono mancati momenti emotivamente toccanti visto che tra gli ospiti ci sono bimbi molto piccoli e persone malate.
I migranti ospitati all’ex ostello, secondo i piani della Prefettura, saranno trasferiti in una struttura dei Camaldoli, sulla carta migliore per organizzazione e presidio sanitario ma che potrebbe essere problematica sotto altri aspetti, primo di tutti quello logistico: la nuova struttura ai Camaldoli è isolata da qualsiasi servizio e renderà molto lungo il percorso per chi si dovrà muovere per lavoro o per i bambini che dovranno frequentare la scuola a settembre.
“Il trasferimento è solamente rimandato, la prossima occasione prevederà la presenza delle forze dell’ordine che probabilmente riusciranno nell’intento”, dicono dal coordinamento delle associazioni.
“Ricordiamo che all’interno vi sono famiglie, una con una bimba nata un mese e mezzo fa e un’altra famiglia con una bimba di quindici giorni e la madre fragilissima a seguito di un esaurimento post parto che ha tenuto madre e figlia al Galliera per diversi giorni – raccontano i volontari – una madre in attesa di un operazione per un tumore che provoca ripetute e forti emorragie oltre a diverse altre situazioni già note”.
Solo alcune delle situazioni più critiche tra quelle all’ex ostello del Righi. Che, sempre per volere della prefettura, è destinato a restare una struttura per l’accoglienza e ospiterà circa 100 profughi ucraini a partire dalle prossime settimane.