Monito

Centrodestra in agitazione, la Lista Toti avverte i partiti: “Alle prossime elezioni saremo decisivi”

Toti pensa alle dimissioni, cruciale sarà l'incontro con Salvini (ma la data non c'è ancora). Vertice di maggioranza a rischio slittamento

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Genova. “Nella prossima tornata elettorale il centrodestra non potrà non considerare come un alleato fondamentale e un interlocutore indispensabile la nostra lista civica. Riteniamo anzi che la nostra lista civica possa diventare decisiva, come già lo è stata in passato, in particolare considerando i risultati delle ultime elezioni politiche che hanno visto i due schieramenti appaiati”.

Le dichiarazioni in forma scritta dell’assessore Giacomo Giampedrone sono un chiaro segnale nei giorni in cui si decide il futuro politico della giunta Toti. E aggiungono un ulteriore elemento di tensione tra i fedelissimi del governatore e i partiti di maggioranza dopo le divergenze sulla linea politica che stanno facendo riflettere il presidente sull’opportunità di rassegnare le dimissioni. “Non pensate di poterci tagliare fuori dalla partita in caso di elezioni anticipate”, si legge tra le righe (ma neanche troppo) quando mancano pochi giorni al vertice del centrodestra ligure col presidente ad interim Alessandro Piana.

Vertice che è fissato a venerdì 26 luglio, ma che potrebbe slittare principalmente a causa della concomitanza con la riapertura della Via dell’Amore nelle Cinque Terre, evento che richiamerà numerosi personaggi di spicco a livello regionale e nazionale (tra cui Edoardo Rixi, viceministro e segretario della Lega in Liguria). E siccome all’incontro vorrebbero partecipare anche i capigruppo della maggioranza in Regione, a questo punto è possibile che venga scelta una data più comoda per tutti.

Nel frattempo l’attesa ruota tutta intorno all’incontro con Matteo Salvini ad Ameglia, autorizzato dalla gip ma non ancora messo in calendario, a quanto pare perché l’agenda del vicepremier è molto fitta d’impegni. L’impressione è che molto si deciderà in quel colloquio. Primo, perché la Lega – con la fuga in avanti di Piana sul rigassificatore – è quella che finora ha messo in discussione più esplicitamente la “linea politica” del governatore. Secondo, perché Edoardo Rixi è il nome sulla carta più convincente per una prossima candidatura alla presidenza, benché lui stesso si fosse smarcato. Da parte sua per ora nessun commento, data la delicatezza del momento.

L’altro nome pesante sul tavolo è quello di Ilaria Cavo, che al momento non troverebbe particolari ostacoli dai partiti e, anzi, eviterebbe a tutti di prendersi la responsabilità di un’eventuale sconfitta. Ma questo dimostra anche che gli arancioni di Toti non rimangono a guardare, nonostante il loro leader sia fuori gioco. E non è nemmeno escluso che la condizione posta dal governatore per dimettersi secondo i tempi congeniali al centrodestra sia proprio il suo schieramento in primissima linea. In ogni caso l’ex assessora e giornalista è invitata al tavolo della maggioranza non come coordinatrice della Lista Toti, ma come esponente di Noi Moderati, il movimento guidato da Maurizio Lupi che include anche Italia al Centro. Ed è anche per questi dettagli che i fedelissimi del presidente stanno iniziando a mettere i loro paletti, lanciando un monito ai tre partiti: senza una “gamba civica” consolidata si rischia la sconfitta.

Nei prossimi giorni in Consiglio regionale si discute l’assestamento di bilancio ed è esclusa qualsiasi mossa a sorpresa. Quello che si prospetta è invece un agosto molto caldo sul piano politico, intrecciato ovviamente alle vicende giudiziarie. Toti e Savi temono infatti che la Procura possa chiedere il giudizio immediato, una strada che taglierebbe i tempi del processo ma permetterebbe anche di prolungare gli arresti domiciliari di altri 90 giorni oltre il termine. Adesso la priorità di Toti – che è tranquillo di potersi difendere in sede di giudizio – è riconquistare la libertà. E di fronte a una maggioranza che inizia a scricchiolare, dopo quasi due mesi di resistenza, l’idea di mollare il colpo è ben più di una suggestione.

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