Genova. Ufficializzata la cessione a titolo definitivo di Emil Audero al Como ed aspettando l’arrivo di Gennaro Tutino, la Sampdoria ha giocato l’ultima partita in terra germanica, battendo (2-1) il Carl Zeiss Jena, in uno stadio e davanti ad un pubblico, che si fa fatica ad immaginare di quarta serie! ‘Tanto di cappello’ anche ai giocatori tedeschi (fra i quali ci è particolarmente piaciuto Prokopenko), capaci di tenere il risultato in bilico per tutta la gara.
Pirlo ha schierato inizialmente un 3-4-2-1 con qualche sorpresa: Ravaglia (dal 66° Scardigno, dal 70° Tantalocchi); Bereszyński(66° Zeqiraj), Ferrari (66° Romagnoli), Vulikić (79° Gega); Venuti (66° Conti), Meulensteen (46° Yepes), Ricci (79° Uberti), Giordano (46° Barreca); Akinsanmiro (46° Benedetti), Borini (66° Stoppa); Coda (66° La Gumina). In panchina: D’Amore, Pozzato, Vitale.
Le due reti blucerchiate sono arrivate nel primo tempo (al 12°Coda ed al 45° Venuti) ed è stato soprattutto nella prima frazione di gioco che si sono viste le cose migliori, in particolare (oltre ai due marcatori) si sono distinti positivamente Meulensteen (ha dimostrato personalità, visione di gioco e rapidità di pensiero), Akinsanmiro (grande voglia e niente paura di proporre la giocata nello stretto) ed anche l’altro appena arrivato Vulikić, lasciato in campo da Pirlo per quasi 80 minuti. Gran professionista Bereszyński che – sebbene in presumibile partenza – ha giocato tutte le amichevoli pre campionato con grande impegno e con la fascia da capitano al braccio.
Nella ripresa (messa sul binario sbagliato da un pasticcio Zeqiraj/Scardigno, con tanto di goffa autorete) bene Yepes e Stoppa (che conferma di essere un giocatore che potrebbe essere utile avere in rosa), mentre anche lo stesso Zeqiraj ha saputo mettersi alle spalle la disavventura (Scardigno invece nell’occasione è sbattuto contro il palo ed è dovuto uscire malconcio, sostituito da Tantalocchi destinato al prestito al Pontedera).