Ieri

Il prefetto Torraco visita le due carceri genovesi e ringrazia la polizia penitenziaria

"La finalità educativa del periodo di detenzione deve costituire sia un arricchimento personale dal quale trarre insegnamento per il futuro, sia un utile apprendimento per il domani lavorativo"

carcere marassi

Genova. Nella giornata di ieri, 30 luglio, il prefetto di Genova, Cinzia Torraco, ha fatto visita agli istituti penitenziari di Genova Marassi e Genova Pontedecimo.

In mattinata, presso la casa circondariale di Marassi, il prefetto è stato accolto dal direttore Tullia Ardito, dal comandante della polizia penitenziaria, Lucrezia Nicolò e da Luca Morali, dirigente di polizia penitenziaria comandante del Nucleo Cittadino.

Nel corso della visita il prefetto ha avuto modo di vedere gli uffici, di incontrare i capi area e il personale della polizia penitenziaria. Ha visitato altresì le varie aree della struttura, soffermandosi in particolare nei locali dedicati alle attività trattamentali finalizzate al reinserimento sociale dei detenuti quali i laboratori artigianali (officina, panificio, falegnameria, aule scolastiche) e il Teatro dell’Arca (primo Teatro in Europa costruito all’interno del carcere, che consente l’ingresso degli spettatori direttamente dall’esterno e fuori dalle sezioni detentive).

Il Teatro cura la produzione di spettacoli con detenuti “attori” e una vera rassegna con compagnie teatrali professionistiche sia per il pubblico esterno che per la popolazione detenuta.

Nel pomeriggio, invece, il prefetto si è recato presso la casa circondariale femminile di Genova Pontedecimo dove è stato accolto dal direttore Paola Penco e dal comandante della polizia penitenziaria Stefano Bruzzone.

Dopo il picchetto d’onore, il prefetto ha proseguito la propria visita nell’aula multimediale del reparto detentivo femminile, dove ha visitato i laboratori, le aule scolastiche, la tipografia e ha incontrato alcuni dei lavoratori che svolgono la loro attività per la popolazione detenuta nell’Istituto.

Durante entrambe le visite, ha rivolto un sentito ringraziamento a tutto il personale penitenziario per la professionalità e la sensibilità dimostrata nello svolgimento dei delicati compiti, evidenziando che la finalità educativa del periodo di detenzione deve costituire, sia un arricchimento personale dal quale trarre insegnamento per il futuro, sia un utile apprendimento per il domani lavorativo.

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