Genova. Trovati sotto un cespuglio dell’area cani accanto al centro commerciale il Mirto, a Marassi: una mamma gatta e due gattini di poche settimane, con tutta probabilità abbandonati da qualcuno che ha deciso di non volersene prendere più cura.
Spaventati e traumatizzati, ma tutto sommato in buone condizioni, sono stati portati al canile Monte Contessa, dove sono stati presi in carico e in cura in attesa di trovare per loro una nuova casa. A darne notizia via social sono proprio i gestori del canile, l’associazione UNA, che ha riferito che a trovare la piccola famigliola è stato un cane: “Avrebbero potuto fare una brutta fine, essendo stati abbandonati sotto a un cespuglio, con oltretutto ciotole con acqua e cibo, in un luogo in cui i cani vengono lasciati liberi. È stato proprio un cane, infatti, a trovarli. Fortunatamente il proprietario è intervenuto in tempo”.
“I gatti erano liberi, speriamo che i gattini fossero effettivamente solo due, nei paraggi non ne sono stati visti altri – continuano gli operatori di UNA – Speriamo che non ce ne fossero altri che sono scappati e abbiano fatto una brutta fine. La mamma, così come i suoi piccoli, è molto buona, il pelo è in buone condizioni, sembra proprio una gatta di casa. Ci si chiede quindi cosa porti delle persone ad accogliere un gatto nella propria famiglia, non sterilizzarlo, farlo riprodurre e abbandonarlo quindi in un luogo pericoloso con i suoi piccoli”.
Gli operatori del canile hanno quindi lanciato un appello: “Se qualcuno riconoscesse la gatta, o conoscesse qualcuno che aveva una gatta simile che ha partorito circa due mesi fa e ora non l’ha più, può scriverci in privato, per valutare se si riesca a risalire a chi ha compiuto questo orribile gesto”.
L’abbandono di animali è infatti punito dal codice penale, nello specifico dall’articolo 727 del Codice penale, con l’ammenda e con l’arresto: “Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro”, recita l’articolo. La speranza è quindi che si riesca a risalire al responsabile dell’abbandono, che ha messo a serio rischio la vita della gatta e dei due gattini.
Ennesime vittime di crudeltà e superficialità, ennesimi ingressi nella struttura di via Rollino, in queste settimane in estrema difficoltà alla luce proprio delle presenze: a fine giugno i cani erano 160, una settantina i gatti. Proprio nelle prossime settimane dovrebbero partire i primi (contestati) lavori di ristrutturazione e adeguamento deliberati grazie a un lascito testamentario.