Chiuse le indagini

Sospetto femminicidio di Sestri Ponente: chiesto il rinvio a giudizio per il marito di Sharmin Sultana

Ahmed Mustak, 44 anni, è in carcere da dicembre 2023. Per l'accusa avrebbe ucciso la moglie nel marzo del 2023 e avrebbe poi inscenato il suicidio per depistare le indagini

sharmin sultana

Genova. La Procura di Genova ha chiuso le indagini preliminari e chiesto il rinvio a giudizio con le accuse di omicidio volontario e maltrattamenti in famiglia per Ahmed Mustak, l’uomo di 44 anni accusato di avere ucciso la moglie, Sharmin Sultana, 32 anni, e di avere poi inscenato il suicidio per depistare le indagini.

Il delitto risale al 7 marzo del 2023 e, secondo la ricostruzione degli inquirenti, sarebbe avvenuto nell’abitazione in cui la coppia viveva, in via Ferro, a Sestri Ponente. Il corpo senza vita di Sharmin Sultana era stato trovato in strada, sotto la finestra di casa. Inizialmente era stato considerato un suicidio, ma le successive indagini avevano portato alla luce liti furibonde con il marito principalmente legate alla gelosia dell’uomo, alcune in presenza dei figli piccoli. Ed era stato proprio uno dei figli, in audizione protetta con gli psicologi, a riferire dettagli fondamentali per l’inchiesta.

Il bimbo 9 anni, aveva infatti raccontato delle violenze che la mamma subiva dal padre e che lui stesso collegava – come la sorellina – al fatto che la donna “stesse al cellulare”. Un racconto drammatico che, secondo l’accusa, confermerebbe anche che i bambini avrebbero assistito all’omicidio: “Papà ha sbattuto la testa di mamma”, “si perché la mamma guardare sempre il cellulare”, “mamma è morta“. E alla domanda se avesse poi visto la mamma cadere dalla finestra aveva risposto di “”.

Musthak, difeso dall’avvocata Vittoria Garbarini, era stato arrestato nove mesi dopo il delitto, a dicembre, dai carabinieri coordinati dal sostituto procuratore Marcello Maresca.

Per la gip Paola Faggioni, che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per Mustak, esiste un “forte movente in capo all’indagato”. Un movente, scrive la giudice “legato all’intensa conflittualità con la vittima principalmente legata alla sua morbosa gelosia e possessività”, al “comportamento dell’indagato il quale ha indotto la figlia a non raccontare nulla in merito alla morte della mamma”, alla “falsità dell’alibi precostituito” insieme “all’esclusione dell’ipotesi alternativa di un gesto anticonservativo da parte della moglie che non risultava soffrire di alcun disturbo di tipo depressivo, al contrario, dalle emergenze investigative, era piena di vita e felice di andare quella mattina ad un colloquio di lavoro”.

leggi anche
sharmin sultana
Le indagini
Femminicidio di Sestri Ponente, la testimonianza della vicina: “Il bimbo di Sharmin urla di terrore quando mi avvicino alla finestra”
sharmin sultana
Femminicidio
Sharmin Sultana uccisa dal marito geloso, il drammatico racconto del figlio: “Papà ha sbattuto la testa della mamma”
sharmin sultana
Le indagini
Sospetto femminicidio di Sestri ponente, Mustak resta in carcere: i bimbi separati e affidati a due comunità diverse

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.