Genova. “Voglio ringraziare il presidente Toti, un grande presidente, un grande uomo. Ha servito la sua istituzione al meglio delle sue capacità, con grande tenacia e forza. Questo è l’ennesimo sacrificio che compie per la nostra regione”. Queste le prime parole di Giacomo Giampedrone davanti ai cronisti radunati nella sala Trasparenza della Regione Liguria, pochi minuti dopo l’annuncio delle dimissioni del governatore a 80 giorni dall’inizio degli arresti domiciliari. È stato lui a consegnare all’ufficio protocollo la lettera scritta a mano da Toti, che lo ha esplicitamente delegato. Ed è lui (non il presidente ad interim Alessandro Piana) il primo a rilasciare dichiarazioni.

“Ci auguriamo che torni ad essere al più presto un uomo libero, che possa tornare insieme a noi e poi valuti il suo futuro – racconta l’assessore alle Infrastrutture, da sempre il più vicino al presidente -. Non lo vedo da una settimana ma l’ho trovato sempre sereno, sempre forte, sempre convinto di aver lavorato solo ed esclusivamente nell’interesse della Liguria e dei liguri. Questo è il nostro pensiero, lo diciamo con grande rispetto per la magistratura ma con assoluta fermezza”.

“Credo sia un momento difficile per lui e per tutti noi, ma anche di grande orgoglio, pertanto abbiamo deciso di confermare l’inaugurazione della Via dell’Amore – annuncia – un’opera straordinaria voluta fortemente da lui non solo in qualità di presidente ma anche in qualità di commissario per la lotta al dissesto”.

Adesso cosa succede? La giunta rimane in carica insieme al Consiglio solo per gli affari correnti e indifferibili, per le variazioni di bilancio e per le eventuali emergenze. Le nuove elezioni, secondo l’interpretazione degli uffici della Regione, saranno entro 90 giorni. “Già oggi o domani mattina il presidente ad interim indirà la data”, spiega Giampedrone. Resta comunque probabile che il governo decida di accorparle a quelle dell’Emilia-Romagna e dell’Umbria, fissate al 17-18 novembre.

Che cosa è cambiato negli ultimi giorni per arrivare a questa scelta? Sono valutazioni fatte col suo avvocato, di carattere tecnico e magari anche politico -. risponde l’assessore -. Vedremo le valutazioni quando il presidente potrà tornare con noi, come suoi amministratori e anche amici, perché per noi è un rapporto importante, come persona fisica”. Proprio Giampedrone aveva detto che Toti avrebbe valutato il passo indietro se fosse cambiata la linea politica: determinante il dietrofront sul rigassificatore a Savona-Vado, all’origine della bagarre di ieri in consiglio regionale.

Da capire anche quale sarà il futuro della Lista Toti, finora prima forza politica della coalizione di centrodestra in Liguria. “Non è argomento di oggi, siamo concentrati sul suo ritorno alla libertà. Ne parleremo tra qualche settimana”, conclude Giampedrone.

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