Genova. A seguito delle dimissioni del presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, arrivate questa mattina dopo oltre 80 giorni di arresti domiciliari scattati a seguito dell’inchiesta sulla corruzione da parte della procura di Genova, i liguri presto saranno chiamati a votare il prossimo consiglio regionale e quindi il prossimo presidente della regione.
Le dimissioni del presidente comportano automaticamente le dimissioni della giunta regionale e lo scioglimento anticipato del consiglio (QUI la lettera con le motivazioni dell’ormai ex presidente). Da questo momento il consiglio regionale, la giunta regionale e il presidente facente funzioni entrano in regime di prorogatio fino all’insediamento del nuovo consiglio regionale e della nuova giunta, per assicurare la continuità amministrativa dell’ente e poter compiere quelle attività di ordinaria amministrazione o atti indifferibili e urgenti che si rendessero necessari nel periodo transitorio.
Dal punto di vista istituzionale, le elezioni verranno convocate dal presidente facente funzioni della giunta regionale Alessandro Piana d’intesa con la presidente della Corte d’Appello di Genova e si svolgeranno entro il termine di 90 giorni dalla data delle dimissioni.
“La Giunta ringrazia sentitamente Giovanni per l’importante lavoro svolto in questi anni – dichiara il presidente ad interim Alessandro Piana – e si augura che possa ritrovare quanto prima la giusta libertà personale e familiare. Ora proseguiamo in questo periodo verso le elezioni con tutta quella serie di impegni necessari per la Liguria nell’ambito dell’ordinaria amministrazione”.
Al momento, dunque, come anticipato ieri (QUI la notizia con tutti i possibili scenari), l’ipotesi più accreditata è che la Liguria possa andare al voto insieme a Umbria ed Emilia-Romagna in una data ancora da fissare, probabilmente a inizio novembre.