Le indagini

Corruzione, i nuovi accertamenti sul maxischermo: “Nel 2022 Maurizio Rossi ha regalato alle liste di Toti 80mila euro di passaggi elettorali”

Il server che gestisce di maxischermo è stato analizzato da un perito informatico nominato dalla Procura: spot decuplicati rispetto a quanto previsto dai contratti

maxischermo primocanale toti per bucci

Genova. Al comitato Giovanni Toti e alle liste elettorali collegate la Società editoriale Ptv spa, di proprietà di Maurizio Rossi, editore di Primocanale, nel 2022 avrebbe regalato quasi 80mila euro di passaggi pubblicitari elettorali sul maxi schermo del grattacielo di piazza Dante. La cifra emerge dall’analisi del server del sistema che gestisce il pannello luminoso che è stato sequestrato dai finanzieri nell’ambito dell’inchiesta sulla corruzione in Liguria.

Maurizio Rossi, editore di Primocanale è indagato nell’inchiesta per finanziamento illecito insieme a Francesco Moncada (ex consigliere di Esselunga), Giovanni Toti e Matteo Cozzani che sono indagati per corruzione. L’ipotesi è che a pagare i passaggi non previsti dai contratti tra il Comitato Toti e la Ptv, sia stata almeno in parte proprio Esselunga (attraverso la società Media Italia, che ne cura la pubblicità) in una partita di giro in cambio di velocizzazioni delle pratiche per l’apertura di due nuovi supermercati. 

Così nelle 60 pagine di informativa appena inviata alla Procura e depositata al tribunale del Riesame in vista dell’udienza di lunedì  in cui Giovanni Toti chiederà la revoca dei domiciliari, gli investigatori della finanza ripercorrono le intercettazioni già inserite nell’ordinanza cautelare che proverebbero l’accordo e anche la consapevolezza dello stesso da parte del governatore.

 In particolare ” […] quindi io lì posso dire che gli do 10 passaggi al giorno per dire…poi gliene do 50 […]”)  – diceva Maurizio Rossi a Francesco Moncada – poi confermava le modalità con le quali avrebbe attuato tale stratagemma sfruttando un dipendente poco accorto (“[…] ho uno che fa la programmazione che la sbaglia regolarmente […]”) a cui attribuire artatamente l’errore, per “giustificare” i passaggi in più non previsti da contratto (“[…] dopo di che, ho un programmatore che è veramente stupido che me li sbaglia continuamente… […]”).

Quello che emerge dalla perizia del consulente informatico che i pubblici ministeri Luca Monteverde e Federico Manotti hanno incaricato di analizzare  i contenuti proiettati sul maxischermo sopra Terrazza Colombo, è che in relazione ai quattro contratti stipulati dal Comitato Toti riferibili alla campagna elettorale per le elezioni amministrative di Genova del giugno 2022, a fronte di 500 passaggi previsti ne sono stati rilevati 6.060; mentre, in relazione al contratto successivo in vista delle politiche del 25 settembre dello stesso anno, a fronte di 30 passaggi previsti ne sono stati rilevati 412.

In base ai server analizzati a questi passaggi se ne aggiungono altri, apparentemente non previsti da nessuno contratto, ma sempre collegati alle politiche, in quanto proiettati il  il 16, 17 e 18 settembre 2022 per un totale di 709 e altri, (si tratta in quest’ultimo caso di “messaggi di ringraziamento” post elettorali per un totale di 507. Il beneficio economico, per gli inquirenti, sarebbe di 55.600 euro per le elezioni comunali e di 23.970 per le politiche.

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