La nuova informativa

Corruzione, il ‘patto’ di Esselunga siglato a telefoni spenti. Moncada a Cozzani: “L’unione delle visioni è sempre vincente”

Nell'accordo un ulteriore contratto da 50mila euro per Maurizio Rossi da Esselunga in cambio dei passaggi elettorali decuplicati per Toti. Nella nuova informativa dei finanzieri i dettagli delle tre pratiche velocizzate per il nuovo superstore di Sestri Ponente

Esselunga Sestri Ponente

Genova. Ancora una volta come è già emerso dalle carte dell’inchiesta anche nel caso di Toti, Signorini (durante il caffé al Moody) e anche di Spinelli (con i telefoni lasciati all’esterno dell’imbarcazione Leila 2), la preoccupazione degli indagati è quella di non essere intercettati quando si stringono gli accordi.

Succede anche nella vicenda Esselunga nell’incontro del 17 marzo 2022, l’incontro chiave che sancisce secondo gli investigatori il ‘patto’ tra il capo di Gabinetto della Regione Liguria Matteo Cozzani, il manager di Esselunga Francesco Moncada (entrambi indagati per corruzione per questa vicenda insieme a Giovanni Toti) e l’editore di Primocanale e della Ptv Maurizio Rossi (indagato per finanziamento illecito ai partiti). In quella data i tre siglano l’accordo secondo il quale a fronte di un nuovo contratto da 50mila euro che la Ptv stipula con Esselunga, Rossi farà fare molti più passaggi elettorali alle liste del presidente Toti per le comunali del 2022 e anche per le successive politiche, come ha dimostrato l’analisti del server del maxischermo (i dettagli e i numeri dei passaggi li abbiamo spiegati in questo articolo e sono quantificati in circa 80mila euro di ‘clip’ elettorali) .

I telefoni spenti e allontanati per siglare l’accordo a tre

In quell’incontro avvenuto nell’ufficio di Cozzani – monitorato a distanza dai finanzieri e dettagliato nella nuova informativa inviata il 5 luglio e depositata agli atti del Riesame, Moncada, chiede a Rossi come poter dare “una mano a Bucci”, riferendosi evidentemente alle imminenti elezioni amministrative di Genova (“siamo tutti molto contenti, tutti cosi…eccetera eccetera…io sto pensando nel mio cumulo delle…se tutti mi danno qualche cosa, tutto migliora, Bucci, non possia…domandanon possiamo togliere qualche cosa a noi e mettere Bucci…però bisogna farlo bene…senza che nessunodobbiamo dormire tutti tra due cuscini…”. A quel punto Cozzani chiede a Moncada e Rossi di spegnere i telefoni cellulari (“…allora, spegniamo questo qui che…”). E gli interlocutori non esitato nemmeno un attimo: “…allora questo qui io lo metto proprio via…” dice Moncada.  E lo stesso fa Maurizio Rossi.

Spenti i telefoni i tre studiano il sistema illustrato da Rossi, vale a dire il fatto che il comitato Toti dovrà fare una contratto da 5mila euro (“Bucci comunque deve fare un contratto perché nel momento in cui compare”…) che valgono 500 passaggi sul maxischermo (ma sono stati appunto oltre 6mila). Nel contempo Esselunga che già aveva un contratto annuale con la Ptv per circa 180mila euro per le insegne (quella fissa e quella del maxischermo), stipulerà un ulteriore contratto da 50mila euro per avere anche la pubblicità sulla rete televisiva di Primocanale. E grazie a questo ulteriore contratto Rossi farà decuplicare i passaggi elettorali delle liste di Toti sul maxischermo di Terrazza Colombo. Esselunga in cambio, avrà lo sblocco delle pratiche relative all’apertura del nuovo punto vendita di Sestri ponente (tra via Hermada e via Albareto, fermo presso gli uffici della Regione.

L’informativa: “Toti costantemente aggiornato”

Toti a quell’incontro non è presente ma non appena il patto viene concluso Cozzani e Rossi vanno proprio dal governatore ad aggiornarlo su tutto mentre Moncada saluta con un “Abbiamo combinato”. Rossi a quel punto spiega a Toti il contratto che dovrà stipulare il comitato e il fatto che sul maxischermo non ci sono i controlli per i passaggi elettorali e infine il fatto che, se mai qualcuno controllasse “Dopodiché ho un programmatore stupido, che ne sbaglia veramente tante”. Dopo che anche Rossi è andato via Cozzani spiega ulteriormente a Toti i dettagli dell’accordo e quest’ultimo chiosa con la poco elegante espressione già nota alle cronache con le prime intercettazioni contenute nell’ordinanza di custodia cautelare del 7 maggio: “Rossi… non ci deve baciare il culo… di più”.

Le analisi dei contratti stipulati tra il comitato Toti e Ptv e anche tra la Ptv di Rossi ed Esselunga attraverso la società Media Italia confermano l’accordo. Dopo gli arresti del 7 maggio gli investigatori della guardia di finanza hanno effettuato – e le indagini sul punto non sono ancora concluse – controlli e audizioni circa le pratiche di Esselunga che sono state sbloccate a partire dal quel 17 marzo quando Cozzani, ancora prima di siglare il ‘patto’ si fa dare da Moncada il numero del geometra che sta curando la progettazione del nuovo supermercato Esselunga di Sestri ponente per mettersi subito al lavoro.

I contatti di Cozzani con gli uffici regionali: “Il presidente mi ha detto di dargli…”

Il primo stop della pratica Esselunga è quello del settore Assetto Territorio -Difesa Suolo della Regione Liguria che aveva informato il progettista di Esselunga Gianluca Tamborini che il PUO (progetto urbanistico operativo) non poteva avere parere positivo perché presentava delle “carenze”. A quel punto grazie all’intermediazione di Cozzani che si premura di organizzare una riunione con i progettisti e il settore che aveva fatto gli appunti “Almeno se c’è qualcosa da modificare gliene facciamo vedere ste modifiche… e poi le mandate ufficialmente”). Prima della riunione Cozzani invia “informalmente” al direttore del settore Difesa Suolo la documentazione di Esselunga e gli spiega che è necessario velocizzare: “Il presidente mi ha detto di dargli…“, alludendo probabilmente al fatto che la pratica doveva essere considerata prioritaria.

La riunione avviene una settimana dopo il patto Cozzani-Moncada-Rossi con altre interlocuzioni (mail, messaggi) tra Cozzani e i progettisti e tecnici di Esselunga. Successivamente le integrazioni vengono inviate ufficialmente e la pratica, sopo ulteriori sollecitazioni di Cozzani agli uffici della Regione, ottiene il via libera del settore difesa suolo l’8 aprile. Di ogni singolo passaggio, gli investigatori mostrano anche grazie alle chat trovate sul telefono di Cozzani, viene costantemente tenuto informato Toti.

L’ulteriore ‘aiutino’ di Cozzani all’iter

A novembre però la pratica della nuova struttura a Sestri ponente è di nuovo impantanata, ferma alla direzione Urbanistica ed edilizia privata della Regione. Moncada chiede a Cozzani di accelerare la pratica chiedendo al direttore: “Mandamela qui, così vado direttamente da Croce, gliela metto sul tavolo e gli dico ‘Questa roba qui il 19 deve partire’” e così fa. Il parere positivo arriva, anche in questo caso, qualche giorno dopo. “Partito il parere favorevole per il Puo di Sestri! Ciao Chicco!” scrive Cozzani a Moncada che gli risponde: “Devo tornare presto a Genova“.

Il via libera all’argine sul torrente Chiaravagna

Per poter procedere con il progetto Esselunga deve realizzare un nuovo argine sul torrente Chiaravagna. L’autorizzazione è ferma ma è ancora una volta Matteo Cozzani, su richiesta dei tecnici di Esselunga a sbloccare la pratica. E anche qui, il tutto avviane e nel giro di un mese c’è il via libera. “Avevo promesso che sarebbe arrivata entro lunedì” scrive Cozzani a Moncada dopo che Toti aveva detto al suo capo di Gabinetto di aggiornare il manager.  E Moncada risponde: “L’unione delle visioni è sempre vincente”.

L’informativa appena consegnata alla Procura e depositata in vista dell’udienza davanti al Riesame per il governatore Toti, tuttavia, non è affatto l’ultima sulla questione Esselunga. Per questo nelle prossime settimane, dovranno ancora essere auditi dai pm o dalla guardia di finanza alcuni dei funzionari (della Regione ma anche del Comune) che hanno partecipato alla velocizzazione delle pratiche.

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