Le motivazioni spezzine

Corruzione, i giudici di Genova e della Spezia convergono su Cozzani: “Dimissioni decisive per la revoca dei domiciliari”

Ma l'ex capo di Gabinetto della Regione Liguria "può ancora reiterare il reato". Per questo l'obbligo di dimora

cozzani
Matteo Cozzani (a destra) insieme al suo avvocato Massimo Ceresa Gastaldo

Genova. Come già aveva sostenuto nel provvedimento ‘genovese’ la gip Paola Faggioni, anche il giudice della Spezia Mario De Bellis ha deciso di revocare i domiciliari all’ex capo di Gabinetto della Regione Liguria Matteo Cozzani soprattutto perché si è dimesso dall’incarico pubblico. “Le intervenute dimissioni dell’indagato dalla carica di capo di Gabinetto del Presidente della Regione Liguria appaiono significative” scrive il giudice motivando il provvedimento di attenuazione della misura – anche se nel corso delle intercettazioni Matteo Cozzoni afferma di potere comunque influire sulle decisioni della Pubblica Amministrazione anche dopo la cessazione dalle cariche rivestite, in quanto molte persone gli sono debitrici”. 

La pm Elisa Loris, che coordina l’inchiesta spezzina, dando parere positivo all’attenuazione della misura aveva indicato l’interdittiva come misura considerata efficace ma secondo il giudice si tratta di una misura “più adatta a un soggetto privato, laddove Cozzani compare nell’odierno procedimento essenzialmente come pubblico ufficiale corrotto”. Per il giudice “le esigenze cautelari permangono tuttora ancorché attenuate” e l’obbligo di dimora nel Comune di Genova “consente di evitare che Cozzani abbia contatti con soggetti dell’area geografica del Comune di Portovenere” dove sono stati contestati i principali reati del filone spezzino dell’inchiesta. Secondo il giudice Mario De Bellis invece “misure meno afflittive non appaiono idonee a scongiurare il pericolo concreto di reiterazione del reato”.

Per Cozzani la giudice genovese aveva disposto l’obbligo di dimora a Genova con la prescrizione del divieto di uscire dalla propria abitazione dalle 19.00 alle ore 8.00, insieme all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria tre volte alla settimana. Il suo avvocato, Massimo Ceresa Gastaldo, dopo il via libera della gip di Genova aveva presentato lunedì l’istanza di revoca della misura cautelare anche alla Spezia e oggi è arrivato il via libera alla revoca ‘effettiva’ dopo il provvedimento del gip De Bellis.

A differenza della gip genovese il giudice spezzino Mario De Bellis ha disposto per Cozzani il solo obbligo di dimora nel Comune di Genova con il divieto di allontanarsi senza autorizzazione.

Nel filone genovese dell’inchiesta Cozzani è accusato di corruzione elettorale con l’aggravante di aver agevolato la criminalità organizzata per il presunto voto di scambio con i ‘riesini dove avrebbe promesso posti di lavoro in cambio di voti ad alcuni candidati della lista Toti e di corruzione semplice per la vicenda legata ad Esselunga  dove in cambio di una velocizzazione delle pratiche relativa all’apertura di due supermercati avrebbe ottenuto un finanziamento pubblicitario occulto alla lista Liguria al Centro – Toti per Bucci“, in campo per le elezioni comunali del 2022, attraverso il maxi-schermo dell’emittente tv Primocanale. Nel filone spezzino è accusato di corruzione, corruzione elettorale e turbativa d’asta. Al centro dell’inchiesta spezzina c’è rapporto tra lo stesso Cozzani e gli imprenditori milanesi Raffaele e Mirko Paletti.

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