Genova. Gli ispettori della Asl 3 hanno chiuso per carenze igieniche il locale X-Sushi, noto ristorante orientale nei pressi di piazza Corvetto, dopo che due clienti sono stati ricoverati in ospedale per intossicazione alimentare.
Il pasto incriminato risale a venerdì scorso. Protagonista una donna di 52 anni residente a Casella in compagnia del figlio: i due, dopo aver mangiato sushi a cena, hanno iniziato ad accusare nausea, vomito, diarrea e febbre. Il giorno dopo, dato che i sintomi persistevano, sono andati al pronto soccorso dell’ospedale Galliera e sono stati ricoverati in osservazione breve intensiva per le cure necessarie. Non sono in gravi condizioni, ma il ragazzo è debilitato a causa delle forti crisi di vomito.
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Nel frattempo l’ospedale ha segnalato il caso alla struttura di Igiene degli alimenti e della nutrizione della Asl 3. Domenica i tecnici della prevenzione hanno visitato il ristorante all you can eat di via XII Ottobre e hanno trovato sporcizia generalizzata e soprattutto cibo in cattivo stato di conservazione, presumibilmente all’origine dell’intossicazione subita dai due malcapitati avventori.
In particolare, secondo quanto rilevato dalla Asl, molte preparazioni a base di riso cotto e pesce crudo erano tenute a temperatura ambiente anziché in frigorifero, condizione che notoriamente favorisce la proliferazione di batteri e microorganismi potenzialmente pericolosi per la salute umana. Nel banco di preparazione era presente una vaschetta di riso alla temperatura di 49,4 gradi. Diversi tranci di pesce sono stati rinvenuti a una temperatura di 15 gradi, anche questa non idonea. Le procedure prevedono la somministrazione entro due ore dalla preparazione o comunque il giorno stesso previo abbattimento e conservazione in frigo, mentre il sushi veniva messo in tavola anche il giorno successivo senza nemmeno essere refrigerato. E poi ancora scarsa manutenzione, residui oleosi nel laboratorio, commistione tra lavaggio e preparazione dei piatti, pulizia carente.
Data la gravità dei fatti, oltre al sequestro di tutto il cibo a rischio contaminazione, è scattato immediatamente il provvedimento di sospensione dell’attività che rimarrà in vigore finché i gestori non avranno sanato le irregolarità riscontrate. Viste le conseguenze riportate dai due clienti, la Asl ha anche informato la Procura di Genova per eventuali accertamenti di rilievo penale.